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Il consigliere regionale Angelo Carta dice addio al Psd’Az e passa al gruppo Misto. “Viste le scelte del partito, ho ritenuto di lasciare dopo averlo comunicato al segretario e al presidente”. Per la verità, già il 13 giugno scorso, dopo una serie di attacchi di Carta al ministro dell’Interno Salvini per la vicenda Aquarius, il partito aveva parlato di “oggettiva incompatibilità della permanenza tra gli iscritti dell’ex sindaco di Dorgali”, comunicando la decisione di “non rinnovargli la tessera per l’anno 2018”.

Oggi però Carta sostiene di non essere mai stato espulso. E allora ha deciso autonomamente di abbandonare i sardisti. Tra i motivi, comunicati oggi a margine dei lavori del Consiglio regionale, “la deriva del partito rispetto a ideali, valori e programmi: dopo cento anni ogni sardo prova una certa simpatia per i Quattro mori, per questo dico che è stato violato un patrimonio di tutto il popolo sardo”, ha spiegato. Non c’entra, ha chiarito, l’alleanza con la Lega di Salvini: “è per il modo complessivo con cui si è gestito il Psd’Az in questi ultimi tempi, dopo tre anni senza tessere con le federazioni commissariate”.

“La scelta è stata fatta in totale solitudine, senza confronto”, ha precisato Carta elencando le questioni sostanziali della rottura: “La Lega si è manifestata, soprattutto dopo l’ingresso al Governo, con scelte per nulla coerenti con gli ideali del Psd’Az, parlo di accoglienza ed Europa”. L’ex sardista ha poi ricordato che “entro l’anno il Parlamento voterà una legge per conferire più autonomia a Veneto, Emilia Romagna e Lombardia: queste Regioni godranno di una specialità maggiore rispetto a quella sarda. Mi chiedo se il rappresentante del Psd’Az la voterà”.

Non solo: “E se Solinas vincerà le elezioni regionali impugnerà questa legge?”. Da parte sua, Carta ha già annunciato che non si candiderà alle elezioni di febbraio: “ma non starò certo con le mani in mano – ha promesso – mi guardo attorno per decidere chi sostenere in campagna elettorale e se c’è una buona proposta io la voto, credevo che il centrodestra avesse la vittoria in mano, ma con Solinas candidato il risultato è in gioco”.