Erano sbarcati in Sardegna questa estate, ma non erano venuti in vacanza: il loro obiettivo era svaligiare le case sulla costa nord occidentale dell’Isola per rubare gioielli e altri preziosi. Una famiglia di italiani di origini rom, residente in Toscana – padre, figlio e compagna del padre – sono finiti in manette dopo un’articolata indagine condotta dai militari della Compagnia di Siniscola.

Si tratta di Terens Lebbiati, di 38 anni, del figlio Ismaele di 21 e di Consuelo Iussi di 36. Questi ultimi già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. La vacanza-lavoro dei tre è iniziata a luglio scorso dopo alcune segnalazioni da parte di cittadini dei Comuni di Siniscola, Posada, Budoni e Arzachena che avevano subito dei furti nelle loro abitazioni. I Carabinieri della Compagnia di Siniscola, guidati dal capitano Andrea Leacche, avevano individuato i tre “topi d’appartamento” che erano stati bloccati al centro di Olbia dopo un inseguimento e denunciati per ricettazione. All’interno di un condotto di areazione dell’auto, infatti, erano stati ritrovati numerosi gioielli. Il 21enne è stato poi anche arrestato visto che su di lui gravavano due ordini di custodia cautelare in carcere, già emessi dal Tribunale di Lucca.

L’indagine non si è fermata qui e i militari, dopo avere rintracciato i proprietari dei gioielli rubati, hanno visionato le telecamere del territorio e esaminato il traffico telefonico dei tre per confermare i loro spostamenti sull’Isola, incrociando i dati ottenuti con quelli delle denunce di furto. Conclusa la ricostruzione i carabinieri di Siniscola, in collaborazione con i militari delle Compagnie di Lucca e di Viareggio, hanno fatto scattare le manette per i due – Terens Lebbiati e Consuelo Iussi – ancora in libertà, mentre al 21enne già in carcere, è stato notificato il nuovo provvedimento d’arresto.