Sono in Gallura gli appalti pubblici sospetti che riguardano la Sardegna su cui sta indagando la Guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Gorizia: gli inquirenti puntano ad acquisire prove su accordi tra imprese finalizzati alla spartizione delle opere.

Due le perquisizioni effettuate nel nord est dell’Isola: nel mirino delle Fiamme gialle, secondo quanto si è appreso, alcune società che operano nel settore delle infrastrutture e trasporti. Complessivamente sono 120 le società oggetto di perquisizione e sequestri in 14 regioni, compresa la Sardegna.

La Procura di Gorizia ipotizza la condivisione tra le ditte appaltati di partecipare o meno a una gara o solo ad un lotto di essa, con informazioni sui contenuti delle offerte che hanno alterato la libera concorrenza.

Ma per la Gdf le indagini hanno evidenziato anche la costituzione di associazioni e raggruppamenti temporanei meramente cartolari, l’utilizzo di contratti di subappalto per quote superiori al limite normativo del 30%, in cambio del riconoscimento di percentuali di guadagno e falsa indicazione documentale di dotazioni logistiche e strumentali.