Gentile Direttore, chiedo ospitalità al suo giornale perché vorrei ricordare un episodio, senza fare polemica.
“Avviso alle Famiglie del Comune di Villacidro”. E’ il 20 ottobre 2015, e Facebook ha la memoria lunga, più di qualche Sindaco. “A partire dal giorno lunedì 26 ottobre, entrerà a regime la prenotazione del pasto solo ed esclusivamente attraverso la tessera magnetica. Pertanto le famiglie che non avessero provveduto a ricaricare il proprio conto o non in regola con i pagamenti degli anni precedenti, sono invitate a regolarizzare la propria posizione, o in alternativa, a volersi accordare con la scuola, per l’uscita degli alunni nell’orario di mensa”. Questa la comunicazione ufficiale alle famiglie del Comune di Villacidro di tre anni fa, ed allora amministrato dalla SindacA Teresa Pani, del Pd.
“La prenotazione manuale del pasto – continua l’Avviso– sarà possibile solo nei casi eccezionali e varrà solo per la giornata in cui si è verificato l’evento (dimenticanza del tesserino e simili)”. E prosegue: “Si sottolinea che gli alunni non in regola con la prenotazione e con i pagamenti, che comunque venissero introdotti nei refettori, divideranno il pasto degli alunni paganti, con conseguente riduzione della porzioni, senza alcuna responsabilità per il Comune e per la Ditta”.
Come mai il prode Sindaco di Samassi Enrico Pusceddu non intervenne allora a redarguire la collega SindacA Pani e i Servizi sociali del paese che invitavano le famiglie morose “a volersi accordare con la scuola, per l’uscita degli alunni nell’orario di mensa”?. Oppure perchè “qualora venissero introdotti nei refettori, divideranno il pasto degli alunni paganti, con conseguente riduzione della porzioni, senza alcuna responsabilità per il Comune e per la Ditta”. Non ci dica Sindaco Pusceddu per solidarietà ma solo perché quei minori non possono essere cacciati da scuola. E intanto il Comune scarica, giustamente, la sua responsabilità e quella della Ditta fornitrice dei pasti. Tutto impeccabile e nel rispetto della legge.
Il Sindaco di Samassi con la sua uscita mediatica da buon Samaritano si è guadagnato qualche riga di pubblicità gratuita in vista delle regionali e i complimenti dei colleghi del Pd per aver diligentemente svolto il compitino politico, ben sapendo che: primo, non poteva fare assolutamente nulla di concreto (se non dare aria alle fauci); secondo, sa bene (ed anche qui la furbizia per apparire e non per risolvere!) che la SindacA di Lodi ha agito secondo la legge come lo ha fatto la sua CollegA dem Teresa Pani in quel 20 ottobre 2015. Però, la Pani e dem, la Sara Casanova è leghista. Voleva mettere questo in evidenza? Lo sapevamo già tutti! E’ arrivato tardi.
Vede Sindaco di Samassi Enrico Pusceddu, non tutte le ciambelle escono col buco, neppure quelle che escono dalle cucine della sua “pluripremiata mensa scolastica” che riesce “a coniugare l’altissima qualità degli alimenti offerti ai bambini a costi assolutamente contenuti per le famiglie”. Un’altra toppata Sindaco. Molte volte è meglio stari zitti che aprire la bocca e non documentarsi. Saremmo curiosi di sapere se lei avesse agito diversamente da quel che ha fatto la SindacA di Lodi, correndo il rischio di mandare a finire il suo bilancio comunale nelle mani della Corte dei Conti.
L’opinone di Marco Pibiri (Villacidro)