La vittoria nel debutto stagionale in Fiba Europe Cup e l’esordio di Jaime Smith, ormai in recupero dall’infortunio di un mese fa: Vincenzo Esposito, coach della Dinamo Banco di Sardegna, ha almeno due motivi per sorridere dopo la trasferta in Inghilterra.
Con il 90-78 recapitato ieri sera a domicilio al Leicester Riders, i biancoblu in Europa partono col piede giusto. Alla Morningside Arena non c’è stato bisogno del miglior Banco: troppo evidente il divario col Leicester. Sul piano tecnico-tattico, il fatto più interessante è stato l’impatto avuto sul match da Smith, che nell’ultima frazione ha spaccato la gara con un break di 7 punti consecutivi che ha portato Sassari a +13 e ha messo fine alla sfida. Crescono anche da Jack Cooley, in ombra nelle prime uscite ufficiali, Terran Petteway, cui Esposito si affida tanto, e Dyshawn Pierre: il suo talento su ogni fronte del campo e fondamentale. Bene i due punti e l’infermeria che si svuota, ma c’è molto da fare e il coach casertano lo sa. “Abbiamo fatto una buona gara, ma non abbiamo tenuto la stessa intensità per tutto il match”, considera.
“Per competere a livelli più alti, dobbiamo essere più intensi nei quaranta minuti”, avverte. “Alcuni giocatori si sono innervositi per le chiamate arbitrali dobbiamo abituarci, fuori dall’Italia il metro arbitrale può essere diverso”. Non solo. “Bene il controlla dei rimbalzi, ma dobbiamo migliorare in transizione – insiste – se prendi venti rimbalzi più degli avversari, devi avere più opportunità di segnare”. Ovviamente, Esposito è contento. “Quando abbiamo difeso con intensità, abbiamo costretto i Riders a tirare con basse percentuali era ciò che volevamo”. E comunque “siamo contenti di essere partiti bene ma dobbiamo migliorare in difesa, concedere 78 punti è pericoloso”. Insomma, “ci sono delle cose su cui lavorare”, conferma anche Jack Cooley. Per esempio, “non ci possiamo permettere certi i break difensivi”. Per lui “la stagione è lunga, dobbiamo lavorare duro per migliorare”.