“La macchina dei soccorsi ha funzionato molto bene, la strada statale 195 è stata chiusa per tempo e questo ci ha permesso di limitare di molto il numero delle vittime possibili. Purtroppo non avremmo voluto registrare la vittima e il disperso, ma questo fa parte dell’ordine delle cose”. Lo ha dichiarato il Capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, oggi a Cagliari, in merito all’ondata di maltempo che ha colpito il sud Sardegna. Dopo un vertice a Villa Devoto – sede della presidenza della Giunta regionale sarda – con il governatore Francesco Pigliaru, l’assessora all’Ambiente Donatella Spano e la responsabile regionale della Protezione civile, Sandra Tobia, Borrelli si sposterà nella sede regionale dell’ente per una visita alla sala operativa, poi parteciperà all’iniziativa “Io non rischio”.
RIPRESE RICERCHE PASTORE DISPERSO – Sono riprese questa mattina all’alba e vedono impegnati oltre 60 uomini le ricerche di Nicola Campitello, 38 anni, il pastore di origine campana, disperso ormai da oltre 48 ore nella zona di Castiadas, nel sud Sardegna, una delle più colpite dall’ondata di maltempo dei giorni scorsi nell’isola. Gli uomini del Corpo forestale, con i vigili del fuoco, i carabinieri del Comando provinciale di Cagliari e della Compagnia di San Vito e gli specialisti del Soccorso alpino, stanno passando al setaccio la zona compresa tra Capo Ferrato e Costa Rei. Per le ricerche, oltre ai cani, vengono utilizzati anche i droni. Oggi sono arrivati nella zona del Sarrabus altri mezzi pesanti dei carabinieri che smuoveranno eventuali cumuli di detriti alla ricerca del disperso. In volo anche elicotteri che perlustrano l’area dall’alto, ma al momento senza successo.
FOLLA A CAMERA ARDENTE DI TAMARA – Tutta la cittadina di Assemini si stringe attorno alla famiglia di Tamara Maccario, la donna di 45 anni morta a causa dell’eccezionale ondata di maltempo che devastato una parte dell’Isola. Trascinata dall’acqua mentre cercava di fuggire con il marito e le figlie dalla piena di un torrente vicino la propria abitazione, il suo corpo senza vita è stato recuperato ieri mattina dai sommozzatori dei carabinieri. Questa mattina, in occasione dell’apertura della camera ardente allestita nel cimitero del paese, è stato un viavai mesto e continuo, una folla silenziosa per dare conforto alla disperazione del marito e alla maggiore delle tre figlie, l’unica presente. Tutti protetti e sorretti da un cordone di amici. I funerali della donna, con ogni probabilità, si svolgeranno domani.
PIGLIARU DALLA FAMIGLIA DELLA VITTIMA – Il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, si è recato questa mattina in visita, al cimitero di Assemini, dove è stata allestita la camera mortuaria di Tamara Maccario, la 45enne, morta ieri, nel tentativo di fuggire da una piena in un canalone, durante il nubifragio che ha colpito il Cagliaritano. Il governatore ha incontrato, in particolare, il marito della donna, scampato miracolosamente al fiume di acqua e detriti insieme alle tre figlie.
FARO DELLA PROCURA – La Procura della Repubblica di Cagliari sta seguendo da vicino l’evolversi degli eventi legati all’alluvione che ha colpito il Sud Sardegna, dopo il ritrovamento del corpo senza vita di Tamara Maccario, la donna di 45 anni dispersa nelle campagne di Assemini a causa dell’ondata di maltempo che ha devastato una parte dell’isola. Nessun fascicolo è stato ancora aperto, ma i magistrati stanno chiedendo continui aggiornamenti a forestali, carabinieri e protezione civile anche sui danni e sulle ricerche dell’altro disperso, il servo pastore, Nicola Campitello, di 38 anni: le ultime notizie lo davano nella zona di Castiadas, tra Costa Rei e Capo Ferrato. Scontata l’apertura di un fascicolo nelle prossime ore per la morte della donna.
4.500 IMPRESE NEI TERRITORI COLPITI – Sono 4.578 le imprese, di tutti i settori produttivi, che, con i loro 8.821 addetti, operano nei comuni del Sud Sardegna interessati dall’alluvione e dall’interruzione della viabilità. 258 operano nel manifatturiero, 582 nelle costruzioni e 2.318 nei servizi. Quasi mille (941) sono realtà artigiane che offrono lavoro a 1.648 dipendenti diretti e a circa 5.000 operatori dell’indotto. In questo caso 175 sono manifatturiere, 346 fanno parte delle costruzioni e 408 dei servizi.
Sono i dati che emergono dall’analisi relativa nei nove comuni più colpiti da rischio idrogeologico realizzata dall’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, sui dati di Unioncamere-Infocamere di giugno 2018. Confartigianato Sud Sardegna ha iniziato una mappatura degli eventuali danni e dei disagi che le imprese dei comuni di Capoterra, Sarroch, Pula, Domus de Maria, Teulada e Macchiareddu, ma anche Castiadas, San Vito, Villaputzu e Muravera, potrebbero aver subìto. Direttamente a causa delle piogge e indirettamente a causa dell’interruzione della viabilità.
“Abbiamo già ricevuto alcune segnalazioni di attività allagate o con strutture lesionate – commentano Luca Murgianu e Pietro Paolo Spada, presidente e segretario di Confartigianato Sud Sardegna – ma sono molte di più quelle che hanno interrotto l’attività perché il personale non può raggiungere il luogo del lavoro e perché le merci non riescono ad arrivare nelle attività”.
La sede dell’associazione degli artigiani del Sud Sardegna, da questa mattina raccoglierà segnalazioni, dati e informazioni da parte sull’entità dei danni sia delle aziende sia delle strutture connesse, come per esempio le infrastrutture viarie o i sottoservizi. Confartigianato Sud Sardegna chiederà che l’Ebas, Ente Bilaterale per l’Artigianato della Sardegna, si mobiliti per riconoscere alle imprese iscritte che abbiano subito disagi in seguito all’alluvione un intervento di solidarietà.
RIPRISTINATO SERVIZIO IDRICO – Le squadre del gestore idrico della Sardegna, Abbanoa, hanno lavorato tutta la notte per completare le riparazioni negli impianti danneggiati dal maltempo e ripristinare il servizio idrico in tutte le zone colpite dalle alluvioni: sollevamenti bloccati da black-out elettrici, condotte e pozzi travolti dalle ondate di piena, intasamenti fognari, tombini saltati, eccezionale riversamento di detriti in fognatura. Abbanoa ha schierato sul campo nelle zone colpite tutti gli uomini e mezzi necessari per far fronte alle numerose criticità: 20 squadre di pronto intervento, tecnici elettromeccanici, mezzi pesanti, operatori con autospurgo e autobotti per le zone disalimentate.
ANAS SOTTO TIRO – “Non è il momento delle polemiche, tuttavia è francamente inaccettabile che si continui a parlare di eventi imprevedibili”. Lo dice il segretario del Partito sardo d’Azione e senatore Lega-Psd’Az, Christian Solinas, dopo l’ondata di maltempo che ha messo in ginocchio il sud Sardegna. “Il dissesto che la ss 195 ha subito è il risultato di negligenze e di lentezze amministrative – osserva – con l’Anas che a distanza di un decennio non ha portato a compimento la nuova strada, nonostante fosse finanziata”.
Anche il capogruppo dei Riformatori nel Consiglio regionale della Sardegna, Attilio Dedoni, va all’attacco dell’Anas. “E’ assurdo che dopo gli eventi calamitosi che si sono succeduti nell’ultimo decennio, e che alla Sardegna hanno causato danni gravissimi e la perdita di diverse vite umane, l’Anas non abbia mosso un dito per mettere in sicurezza la rete stradale”, osserva Dedoni.
“Quali siano le strade più a rischio in caso di forti precipitazioni è noto ormai da tempo – spiega – ma l’Anas, oltre a non aver riparato quasi nessuno dei danni causati dalle alluvioni del passato, non ha fatto nulla”. “Nei prossimi giorni – annuncia – presenterò un’interrogazione alla Giunta, per chiedere di mettere in mora l’azienda affinché si faccia carico di quegli interventi”. Secondo Dedoni, “l’unica soluzione resta sempre la costituzione di un’agenzia della Regione che assuma la gestione della rete viaria isolana”.
PIGLIARU FIRMA STATO DI EMERGENZA – La Giunta della Regione Sardegna ha deliberato lo stato d’emergenza in seguito al maltempo che ha flagellato il sud dell’Isola. “Questa – ha spiegato subito il governatore Francesco Pigliaru – è la premessa per avere tutto il sostegno economico per ripristinare i luoghi e coprire i costi di questa drammatica emergenza”. Il presidente e l’assessora all’Ambiente, Donatella Spano, hanno fatto un sopralluogo nei luoghi più colpiti.
“Siamo stati a Castiadas, San Vito, abbiamo visto situazioni eterogenee nelle quali il lavoro di protezione ha funzionato molto bene, penso a Villaputzu dove le idrovore hanno aiutato molto a evitare situazioni pericolose, nello stesso tempo ci sono ponti caduti e situazioni più drammatiche con infrastrutture che vanno ripristinate e irrobustite”.
In generale, ha osservato Pigliaru, “non possiamo sottovalutare il tema del cambiamento climatico: arrivano precipitazioni con un’intensità che in passato non era così frequente”. Sulla stima dei danni: “Abbiamo iniziato a farla, abbiamo incontrato i sindaci che stanno facendo le delibere per lo stato di calamità naturale. Ma già oggi abbiamo una visione chiara delle opere principali”.
Si ricomincia con i sopralluoghi “nelle zone più colpita – ha annunciato il capo della Giunta – ma anche di nuovo sulla 195 per monitorare il lavoro che Anas ha già iniziato a fare”. “In questo momento – ha detto il governatore rispondendo alle domande dei cronisti – non abbiamo avuto interlocuzioni dirette col governo, stiamo però dialogando con l’ad di Anas, col capo della protezione civile nazionale, quindi col livello centrale del governo tecnico”.