I carabinieri del Nas di Cagliari, insieme ai colleghi della Compagnia del capoluogo hanno sequestrato un deposito abusivo di alimenti e bevande in via Sardegna, nel quartiere della ‘Marina’, in città, e denunciato alle competenti autorità giudiziaria, amministrativa e sanitaria A.A.A., commerciante pakistano 18enne, ritenuto responsabile di detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, detenzione di alimenti insudiciati e invasi da parassiti, attivazione di deposito alimenti senza le previste autorizzazioni, mancata attuazione delle procedure di autocontrollo Haccp.

La scoperta nasce da un servizio organizzato dal Nas e dalla Compagnia di Cagliari nell’ambito del contrasto all’abusivismo commerciale nel quartiere “Marina”, teso a contrastare il noto fenomeno. I militari, coordinati dal Maggiore Davide Colajanni, hanno individuato il locale che era stato preso in affitto dal giovane pakistano accertando che lo stesso era stato adibito a deposito di alimenti e bevande. Nel corso della perquisizione i militari hanno accertato che alimenti e bevande erano detenuti in assoluta promiscuità con altri vari materiali, come tappeti, borse etniche, oggetti e suppellettili etnici, ed attrezzature in disuso come vecchi frigoriferi e congelatori. E’ stato verificato che il deposito era stato attivato senza averne dato preventiva comunicazione all’autorità sanitaria e comunale.

Il locale e le relative pertinenze versavano in pessime condizioni igienico-sanitarie per la presenza di blatte, insetti, escrementi di topo, residui di alimenti, polvere diffusa sul pavimento e sulle scaffalature, ragnatele, distacco di intonaco e tinteggiatura con infiltrazioni di umidità e presenza di muffe. Il deposito abusivo, di circa 50 mq, tutto il materiale e le attrezzature, per un valore approssimativo di 150.000 mila euro, così come gli alimenti e le bevande presenti, per un valore commerciale quantificato in circa 25.000 mila euro, sono stati sottoposti a sequestro penale. Le violazioni amministrative da contestare ammontano complessivamente a 5.000 euro.