Resta lo stop alla caccia della Lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus) e alla Pernice sarda (Alectoris barbara). Il Consiglio di Stato, con un decreto presidenziale, ha respinto l’istanza cautelare, avanzata dalla regione Sardegna, dell’ordinanza del Tar di Cagliari che ha deciso di bloccare l’attività venatoria sulle due specie come prevista dal calendario 2018-2019 approvato del decreto dell’assessore dell’Ambiente.

La discussione collegiale in camera di consiglio è fissata per il 18 ottobre prossimo, , a stagione venatoria conclusa per le due specie di fauna selvatica. Secondo il tribunale amministrativo di secondo grado, “le censure dell’appellante non appaiono idonee a superare i distinti profili della motivazione dell’ordinanza appellata”.

In particolare, “i motivi di appello non sono tali da far prospettare, con la evidenza che in questa sede occorre ai fini della invocata misura monocratica, un probabile esito positivo, anche alla luce della recente sentenza n. 3852/2018 della Sezione, in ordine ai criteri e alla congruità della motivazione occorrente per discostarsi da un articolato parere negativo dell’Ispra”. Inoltre il presidente del Consiglio di Stato ritiene che “l’interesse pubblico alla protezione del patrimonio faunistico e alla salvaguardia della sostenibilità biologica del prelievo venatorio prevale su quello, di cui la Regione appellante è portatrice, di consentire giornate di prelievo venatorio per alcune specie su cui appunto l’Ispra ha espresso avviso negativo”.

“La dura battaglia legale condotta dalle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus (GrIG), Lega per l’Abolizione della Caccia (L.A.C.), Lega Anti-Vivisezione (L.A.V.), WWF, Lega Italiana Protezione Uccelli LIPU – BirdLife Italia, ha avuto pieno successo”, commentano gli ambientalisti.