Il nuovo governatore della Sardegna e la nuova maggioranza che saranno eletti alle regionali di febbraio 2019 dovranno “puntare sul futuro”. Il che significa “un’intervento organico di politica economica a partire dalla dotazione infrastrutturale e dal costo dell’energia”, un tema da affrontare “senza dogmi e ideologizzazioni, ma in modo pragmatico”. Lo dice il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, in un’intervista nella quale individua due settori di forza che l’Isola dovrebbe sfruttare maggiormente: il turismo e l’agroindustria.
Secondo il numero uno degli industriali italiani però è bene far crescere anche altri comparti come l’aerospazio e “tutti i settori manifatturieri”. Non solo. rivestono grande importanza anche “i servizi innovativi e la valorizzazione ambientale”. E poi, ovviamente, l’industria. Un comparto che “serve alla Sardegna per uno sviluppo endogeno, capace di dare un contributo strutturale e non stagionale alla crescita e economica e all’occupazione, con attività che si devono aprire alla conquista del mercato nazionale e di quelli internazionali, superando la dimensione insulare”.