Nella giornata di ieri si è saputo che la fregata tedesca “Oldenburg” è entrata nelle acque del Mar Mediterraneo. La nave, secondo i militari, ha una visibilità radar ridotta.
“Oldenburg” è stata avvistata mentre attraversava lo Stretto di Gibilterra.
Secondo i media, la fregata si sta dirigendo verso est, dove ci sono già tre cacciatorpediniere statunitensi: Carney, Ross e Winston Churchill. Tutte le navi sono equipaggiate con i missili da crociera Tomahawk.
Inoltre nella zona sono operativi almeno tre sottomarini d’attacco americani del modello Los Angeles. Inoltre l’8 settembre il sottomarino britannico “Talent” è entrato nel Mar Mediterraneo, ha riportato il canale televisivo Rossiya 24.
Tuttavia su esplicita richiesta delle legittime autorità di Damasco si trovano in Siria conformemente al diritto internazionale solo i militati di Russia ed Iran. I membri della cosiddetta “coalizione occidentale” nella regione sono di fatto ospiti non invitati nella regione. Gran parte della Siria è ora controllata dalle forze fedeli al presidente Assad. La situazione più difficile è nella provincia di Idlib, ancora controllata da gruppi ribelli e islamisti, che periodicamente attaccano le posizioni delle truppe siriane.
Nelle ultime settimane è stata presa in considerazione l’opportunità di condurre un’operazione militare per liberare la provincia di Idlib dai terroristi. La coalizione occidentale ha preso le difese dell’opposizione armata siriana, col pretesto di preoccuparsi della sorte della popolazione civile a seguito dell’operazione.
Damasco è stata accusata ingiustificatamente di preparare un attacco chimico ad Idlib ed i Paesi occidentali hanno fatto sapere di essere pronti a reagire militarmente in caso di segnalazioni di incidenti simili.
Il ministero della Difesa russo ha riferito che questa notte quattro caccia israeliani F-16 hanno attaccato infrastrutture a Latakia e contemporaneamente la fregata francese “Auvergne” ha sparato razzi contro il territorio siriano. Allo stesso tempo è scomparso dai radar l’aereo militare russo Il-20 di ritorno alla base aerea russa di Khmeymim.
Il ministero della Difesa ha osservato che gli aerei israeliani hanno deliberatamente creato una situazione pericolosa nei pressi di Latakia: i radar dell’esercito israeliano non potevano non vedere l’aereo russo Il-20 mentre effettuava la manovra di atterraggio. In aggiunta Israele non ha avvertito il comando del contingente militare russo in Siria in merito all’operazione pianificata nell’area di Latakia. Il dicastero militare russo considera le azioni provocatorie di Israele come ostili e si riserva il diritto di intraprendere misure di risposta.
Fonte Sputnik Italia