Arriva la conferma che il virus della febbre del Nilo è arrivato anche nel Nord Ovest Sardegna, anche se non vi è nessun caso sospetto nell’uomo, ma solo positività al virus negli animali-vettori. Nel territorio di Porto Torres è stata certificata la positività di una cornacchia durante le attività di sorveglianza della malattia messe in campo dal Dipartimento di Prevenzione dell’Assl di Sassari. Le analisi sono state effettuate dal Centro di Referenza Nazionale di Teramo.
“Si tratta delle uniche analisi positive riscontrate dal Cesme su oltre 220 esemplari di cornacchia grigia abbattuti dal mese di marzo a oggi nel Sassarese – dice il direttore del Servizio Sanità Animale delle Assl Sassari e Olbia, Francesco Sgarangella – e il secondo caso confermato nel Nord Ovest, dopo la positività riscontrata su un pool di zanzare catturate nella zona aeroportuale di Alghero”. Nel frattempo si è in attesa del responso di una positività su un tacchino di un allevamento di Ardara.
“Inoltre – continua Sgarangella – arriva la notizia della morte di un cavallo, su cui era stato precedentemente diagnosticato un sospetto di malattia, sia su base clinica (sintomi neurologici) che su base sierologica (presenza di anticorpi specifici) nel territorio del Comune di Oschiri in località Sa Pramma. Secondo il sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler.
“L’attenzione è e deve essere alta, ma è bene non creare inutili allarmismi. Chiedo ai cittadini di rispettare le prescrizioni riportate dal ministero della Salute”. “Stiamo predisponendo un’ordinanza che riporterà alcune prescrizioni sia per gli altri enti pubblici operanti nel territorio, sia per i privati”, assicura l’assessora dell’Ambiente, Cristina Biancu. Il provvedimento mira “a ridurre il rischio di proliferazione delle zanzare”.