Time Magazine sarà venduto dalla Meredith Corp. a Marc Benioff, uno dei quattro co-fondatori di Salesforce, e a sua moglie, per 190 milioni di dollari. Lo ha annunciato la Meredith, che aveva completato l’acquisto di Time e di altre pubblicazioni della Time Inc. all’inizio di quest’anno. I Benioff hanno acquistato la storica rivista a titolo personale e in contanti, mentre la Salesforce, società pioniera nel settore del cloud computing, non è coinvolta nell’operazione.
Meredith ha precisato che i coniugi Benioff non avranno voce in capitolo sulla gestione quotidiana e sulle decisioni giornalistiche che riguardano la rivista, decisioni che continueranno a far capo all’attuale leadership. “Siamo lieti di aver trovato acquirenti appassionati come Marc e Lynne Benioff per il marchio Time”, ha detto in una nota Tom Harty, presidente e Ceo di Meredith. “Per oltre 90 anni, Time è stato all’avanguardia nei fatti più significativi e storie d’impatto in grado di condizionare il dibattito globale”. Meredith, editore di riviste come ‘People’ o ‘Better Homes & Gardens’, aveva messo in vendita nel marzo scorso quattro pubblicazioni della Time Inc.. Entro un mese dovrebbe essere perfezionata anche la vendita delle altre tre: ‘Fortune’, ‘Money’ e Sports Illustrated, per le quali sono già in corso trattative. In una intervista al Journal, Benioff aveva affermato che lui e sua moglie stavano investendo in “una società con un impatto enorme sul mondo” che rappresentava un “affare incredibilmente solido”, ideale per un “investimento di famiglia”. L’acquisto di Time da parte di Benioff rappresenta la l’ennesima acquisizione di storici mezzi di informazione da parte di ricchi giganti dell’hi-tech. Il Washington Post è stata acquistato nel 2013 dal fondatore di Anmazon Jeff Bezos per 250 milioni di dollari. Time, come altre testate, ha dovuto far fronte a un declino inesorabile della pubblicità su carta stampata e dei canali di vendita. Fondata dai laureati all’università di Yale Henry Luce and Briton Hadden, uscì per la prima volta in edicola nel marzo del 1923.