Gli indipendentisti sardi non possono essere, ancora una volta, criminalizzati con l’alibi di “presunto terrorismo internazionale” solo perché lottano per la giustizia e la libertà dei popoli oppressi e contro i terroristi dell’Isis in Medio Oriente.
Sardigna Libera esprime la propria solidarietà a Luigi Caria e ad Antonello Pabis, perseguiti ingiustamente da azioni poliziesche tendenti a creare confusione ed intimidazione nella scena politica sarda.
Con l’accusa di “partecipazione a organizzazioni internazionali terroriste” si vorrebbe mettere sullo stesso piano chi lotta in Kurdistan contro l’Isis alla stessa stregua dei reali terroristi dell’Isis.
E’ come dire che le truppe americane, che hanno appoggiato le organizzazioni del popolo Kurdo sostenendole contro il terrorismo jihadista dell’isis, siano anch’essi terroristi.
Non vorremo che questi “interventi pasticciati” da parte degli organismi dello Stato, siano frutto del clima sociale e politico che si sta creando volutamente in Italia.
Il Ministro dell’Interno Salvini, leader del cosiddetto “governo del cambiamento” Lega-M5S, ha promosso una feroce campagna razzista e xenofoba contro tutti i diversi, dai migranti agli occupanti di case per necessità, giustificando tutto con l’alibi della Sicurezza.
Gli avvenimenti di razzismo e di fascismo di questi ultimi tempi, hanno generato un clima di odio razziale e di violenza tanto che gli stessi organismi dell’ONU hanno messo sotto osservazione la situazione antidemocratica creatasi in Italia.
L’antifascismo che è alla base della Costituzione italiana, a cui i governi si dovrebbero attenere, è stato il principio della lotta contro la dittatura fascista e nazista che privava della libertà ed opprimeva con la violenza armata il popolo dell’Italia, della Sardegna e di tutta l’Europa.
Il movimento indipendentista Sardigna Libera, notoriamente antifascista, pacifista, antirazzista ed internazionalista, ribadendo la propria solidarietà a Luigi Caria e ad Antonello Pabis, esprime preoccupazione per il clima di repressione che si vuole adottare forzatamente contro ogni forma pacifica di dissenso.
Non vorremo che in prossimità delle elezioni Regionali, ancora una volta, si creassero provocazioni contro i movimenti indipendentisti ed identitari sardi, che non sono né agli ordini, né allineati con i blocchi vecchi e nuovi dei partiti italiani.
L’opinione di Claudia Zuncheddu – Sardigna Libera