Un ingegnere di Badesi, Domenico Sanna, 36 anni, è agli arresti domiciliari dal 4 settembre. È accusato di ingiuria e resistenza a pubblico ufficiale, ma secondo quanto riferisce oggi il quotidiano La Nuova Sardegna l’episodio che ha portato al suo fermo è coperto da un alone di mistero: l’uomo, infatti, afferma di essere stato ferito dai carabinieri.
Secondo la versione depositata agli atti, i militari sostengono di essere intervenuti su richiesta della cugina, con cui aveva avuto un alterco in via Mare all’interno del paese gallurese. Sanna era seduto in strada e suonava la chitarra. Accanto a sé un cane corso. Alla vista dei carabinieri si è diretto in tutta fretta verso casa. All’alt intimato dai militari, avrebbe accelerato il passo per poi fermarsi, togliere il guinzaglio al molosso e aizzarlo contro di loro.
Temendo di essere aggredito, un militare avrebbe sparato in aria. Sanna si sarebbe spaventato cadendo privo di sensi. L’ingegnere, però, nega questa versione. Non avrebbe minacciato la cugina né aizzato il cane contro i carabinieri. Come ha spiegato alla Nuova l’avvocato tempiese Luca Tamponi, suo legale, “il mio cliente era già nel viottolo sterrato del cortile di casa sua e all’alt dei militari avrebbe sollevato le braccia, mollando il guinzaglio del cane”.
A quel punto, prosegue l’avvocato, “ha visto uno dei carabinieri impugnare la pistola, poi ha perso i sensi e quando si è ripreso era in un bagno di sangue”. Ora, insiste il difensore, “la famiglia vuole sapere cos’è accaduto realmente, perché quelle ferite al braccio e al labbro non sembrano compatibili con una caduta in strada”. I medici del pronto soccorso dell’ospedale di Tempio gli hanno assegnato dieci giorni di cure.