Facevano arrivare l’eroina dall’Afghanistan tramite corriere espresso,in valige cn doppio fondo riempite di abbigliamento. Ma gli agenti della Questura di Cagliari li hanno scoperti e arrestati,dopo aver preparato la trappola:una consegna controllata della valigia con la droga. In manette con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti sono finiti Ivan Vacca, 44enne, e Marco Cabras, 38enne, entrambi cagliaritani. I provvedimenti restrittivi, eseguiti dagli uomini della Squadra Mobile, sono stati emessi dal Gip di Cagliari nell’ambito delle indagini coordinate dal pm Alessandro Pili e dai Servizi Centrali Antidroga della Polizia di Stato, che hanno consentito di scoprire un traffico internazionale di sostanze stupefacenti dall’Afghanistan che arrivava a Cagliari passando per la Germania.

Attraverso una collaborazione internazionale con la polizia tedesca, in particolar modo della Polizia Doganale di Dresda i poliziotti sono riusciti ad intercettare una valigia contenente circa 1 kg e mezzo di eroina che era stata spedita dall’Afghanistan e diretta al mercato della droga del capoluogo isolano. Le autorità tedesche hanno ottenuto un provvedimento di consegna controllata dello stupefacente contenuto nella valigia, il cui monitoraggio è stato effettuato dalla Squadra Mobile fino all’arrivo dello stupefacente presso lo spedizioniere di Cagliari. I riscontri della Mobile hanno consentito di accertare la responsabilità di Cabras e Vacca come i reali destinatari della spedizione benché gli stessi, al fine di eludere ogni sospetto, e temendo eventuali controlli, hanno evitato di recarsi presso la ditta di spedizione.

In particolare la merce, destinata ad una ditta sita in zona industriale Pill’e Matta, una località di Quartucciu (Ca), riportava dei riferimenti riconducibili a Vacca come reale destinatario, ma soprattutto lo stesso Vacca, fino a pochi giorni prima della spedizione, era dipendente della stessa ditta, per poi essere allontanato dai titolari dell’azienda a causa proprio dei suoi comportamenti
sospetti.

I poliziotti hanno quindi scoperto le gravi responsabilità su Vacca, in qualità di reale destinatario della merce, ma è stato accertato anche che il traffico della sostanza stupefacente era stato organizzato con la complicità di Cabras. Il comportamento sospetto tenuto dai due non lasciava dubbio circa l’esistenza di un sistema ben collaudato che consentiva agli stessi, con la complicità di soggetti residenti in Afghanistan, di importare ingenti quantitativi di droga. Proseguono ora le indagini della Squadra Mobile, con il contributo dei Servizi centrali Antidroga, per ricostruire l’intera rete del traffico e soprattutto definire le identità degli autori della spedizione.