Toni accesi in maggioranza in materia di sanità durante la discussione in Consiglio regionale su una proposta di legge per la proroga delle graduatorie dei concorsi. Protagonisti i capigruppo di Pd e Pds, Pietro Cocco e Gianfranco Congiu. Quest’ultimo, ricordando un precedente ordine del giorno di censura all’assessore della Sanità, presentato dal suo gruppo, ne ha sollecitato la discussione.
Richiesta che ha provocato l’intervento di Cocco: “In questo momento attaccare l’assessore Luigi Arru è uno sport, ma se ci sta da parte dei consiglieri di minoranza, ci sta un pò meno da quelli di maggioranza. Congiu e Roberto Desini, chiedono di discutere l’ennesima mozione di sfiducia contro Arru. Abbiamo le scatole piene di sentire tutte le volte accuse specifiche contro l’amministrazione regionale. Non si può continuare così, non fa bene a noi e non fa bene alla Sardegna, si deve avere il coraggio delle proprie idee e non giocare su cento tavoli diversi”.
Immediata la replica di Congiu: “Non è eticamente corretto da parte del capogruppo del partito di maggioranza relativa, censurare l’attività politica di un gruppo come il nostro, ergendosi a censore e giudice del nostro operato. Ma come si permette Cocco di valutare la nostra attività, che ha origine in deliberati congressuali, in atti votati e discussi da una parte della società sarda? L’abbiamo detto tante volte e lo ribadiamo oggi: alleanza non significa complicità e l’intervento di Cocco mi fa capire come non sia assolutamente sul pezzo relativamente al pessimo trattamento che i cittadini sardi malati di diabete hanno ricevuto da questo assessorato. Lealtà significa discutere in questa aula, e non arroccarsi su attività di complicità”.