“Fra oggi e domani presenteremo al Presidente del Tribunale di Cagliari una istanza in cui chiediamo che venga nominato un Commissario di garanzia per l’Associazione regionale allevatori della Sardegna”. Come sempre: “fra oggi e domani”, “forse”, “siamo pronti”, “faremo”. Non si smentisce l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, nell’aprire la conferenza stampa sulla drammatica situazione dei dipendenti dell’Aras a cui hanno partecipato l’assessore del Personale, Filippo Spanu, e i direttori generali dell’Assessorato dell’Agricoltura e dell’Agenzia Laore Sardegna, Sebastiano Piredda e Maria Ibba. Una situazione che si trascina da mesi, con personale allo stremo delle forze,economiche e psicologiche, ma per la Regione esiste sempre e solo l’indicativo futuro semplice.

“Lo abbiamo deciso dopo che già nelle scorse settimane avevamo individuato una figura di alto profilo, un commercialista, che l’assemblea dei soci poteva nominare in sostituzione dell’attuale Collegio dei liquidatori a cui avevamo chiesto un passo indietro così da favorire la loro sostituzione”, ha detto Caria.

Gli esponenti della Giunta “hanno più volte rimarcato la necessità di fare chiarezza sulla gestione della vertenza e sui diversi ruoli e responsabilità che ricoprono gli attori coinvolti”. Ancora dopo mesi! “Primo impegno del Commissario di garanzia, qualora venisse nominato (sic!), sarà quello di avviare il caricamento delle prestazioni svolte nelle aziende zootecniche dai dipendenti Aras dopo il 15 maggio 2018. Tale passo permetterebbe subito a Laore di trasferire almeno 2milioni di euro di anticipazione, dei 6 ancora disponibili, così come fatto nei mesi scorsi”, ha spiegato Caria .

L’accusa ai Commissari: “Abbiamo più volte chiesto ai commissari attuali – ha proseguito Caria – di avere a disposizione le rendicontazioni sulle prestazioni svolte nelle aziende negli anni scorsi e un piano aziendale che mettesse nero su bianco le attività di un possibile risanamento del deficit finanziario: in entrambi i casi non abbiamo ricevuto risposta. Nelle scorse settimane abbiamo quindi chiesto all’attuale collegio dei liquidatori di fare un passo indietro, che loro stessi avevano già annunciato. A oggi, in assenza di novità importanti, ci vediamo costretti a chiedere al Presidente del Tribunale di Cagliari che intervenga nominando un nuovo Commissario liquidatore”.

Qualche ora dopo la conferenza stampa, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha informato la Regione della disponibilità della Ragioneria generale dello Stato e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dopo aver esaminato i documenti forniti dalla Giunta, a riaprire il Tavolo tecnico interministeriale (che coinvolge oltre al dicastero dell’Economia anche quello della Funzione pubblica e delle Politiche agricole) per discutere le proposte formulate dall’Esecutivo.

I dipendenti dell’Aras chiedono che il Presidente Pigliaru, “sempre presente per le cause dei deboli ma totalmente assente nella vertenza Aras, non avendo mai risposto a innumerevoli richieste di incontro dei lavoratori, si attivi, come più volte ha fatto in altre occasioni, affinché si abbia l’immediata applicazione della Legge 3/2009, se veramente ritiene importante non solo la sorte dei 290 dipendenti Aras, ma sopratutto quella della Misura 14 Benessere animale, il cui blocco ricadrebbe pesantemente su tutto il settore zootecnico. E’ difficile credere che l’assessorato, dal 15 giugno, data del primo invio della documentazione a Roma, non sia riuscito in tre mesi a produrre la documentazione richiesta”, scrivono i lavoratori del Gruppo del Sit in e Confederdia. Una situazione che ha del grottesco.