L’alluvione del 5 maggio scorso aveva completato l’opera dei vandali che li avevano meschinamente distrutti, ma pian piano i bambini, i turisti e i locali, hanno ripreso a mettere pietra su pietra e il giardino dei menhir in miniatura è rispuntato dalle pietre del Rio Piscinas.

Alti, bassi, rossi, gialli, alcuni dalle forme strane, impilati l’uno sull’altro, i ciottoli colorati dai fanghi ferrosi che scendono a valle dalla miniera di Montevecchio, hanno ripopolato il famoso primo guado di Piscinas, sulla Costa Verde (Arbus) e sembrano tanti omini protetti dai ginepri che si fanno compagnia l’un l’altro nel silenzio della valle dei cervi.

I turisti si fermano, guardano stupiti e poi si accingono ad allestire la loro personale scultura. La vittoria della fantasia sull’alluvione e sulle piogge ma soprattutto altro schiaffo ai vandali.