Primarie di coalizione per scegliere, in vista delle regionali di febbraio, il candidato governatore alla guida di “un’alleanza nuova, per la solidarietà, la democrazia, la libertà e l’autonomia”.

Si chiude con quest’apertura il documento politico proposto dal segretario regionale del Pd, Emanuele Cani, e approvato dalla direzione riunita nella sede provinciale del partito di via Canepa, a Oristano. Le primarie sono previste dallo Statuto, ma ancora il neo segretario non ne aveva fatto cenno, tanto che la settimana scorsa, nella prima parte della direzione, Renato Soru aveva chiesto garanzie su questo punto. Nel documento si sottolinea l’impegno della direzione per “un’alleanza aperta alla partecipazione di ogni soggetto politico sardo, ogni associazione e ogni cittadino che ne condivida l’urgenza e i valori”. Non è il tempo, infatti, “di dare giudizi su ciò che si è fatto di positivo ma di andare oltre i confini delle precedenti coalizioni e oltre i confini dei partiti: siamo ad una emergenza che richiede umiltà e disponibilità e non arroganza o imposizioni, e il Pd della Sardegna è il primo ad essere a disposizione”.

L’emergenza è costituita dal “contesto politico preoccupante con un governo formato da forze politiche che propongono odio e divisione, piuttosto che coesione e solidarietà, che dimenticano le lotte per le libertà e ripropongono divisioni e confini”. In una situazione del genere, le elezioni sarde, che si svolgeranno a poche settimane da quelle per il rinnovo del Parlamento Europeo, possono costituire “il primo ostacolo all’onda che sta travolgendo l’Europa intera”.

Il documento approvato ribadisce, inoltre, la necessità di “partire dalle buone amministrazioni locali e dalle migliori esperienze politiche, sindacali, associative, senza condizionamenti”. Per farlo “il Pd darà appuntamento agli incontri locali e provinciali promossi per discutere del progetto e all’appuntamento regionale programmatico di metà ottobre che sarà uno spazio aperto e condiviso e costruito insieme a chi vorrà rispondere a questo appello”.