Scene da Peppone e don Camillo a Serramanna per la festa di Santa Maria. Ieri sera durante il concerto di Cisco, ex dei Modena City Ramblers, spunta una bandiera del Pci sulle note di del gruppo, come “I funerali di Berlinguer” e canzoni partigiane come “I ribelli della Montagna” o “Bella Ciao”. Tutto bello, sentimentale e nostalgico, dove in piazza s’incontrano mirabilmente il sacro e il profano in un pittoresco abbraccio cattocomunista dei tempi di Brescello.

Parrebbe surreale che la Festa di Santa Maria si trasformi in una festa dell’Unità (di quelle di affollate e genuine di vecchia memoria, quelle di Peppone e dei veri tesserati del Pci alle quali partecipava anche don Camillo, non quelle di oggi del comatoso Pd), ma quando spunta una bandiera del Pci scoppia il parapiglia.

Un serramannese si getta sul vessillo e la strappa di mano al nostalgico ragazzo. La vicenda è raccontata su facebook da Andrea Mura, serramannese, che aggiunge: “Ecco che avviene il fattaccio: un signore serramannese, che inizialmente pensavo essere del comitato ma poi parrebbe avere un ruolo di responsabilità sul sagrato di Santa Maria, straccia letteralmente di mano la bandiera al ragazzo e se ne va via. ‘Niente bandiere, è una festa religiosa’. Da qui scontri verbali pesanti con il ragazzo e i suoi amici, che cercavano di recuperare la bandiera sequestrata”.

“Urla, minacce di denuncia etc. Non scendo ulteriormente nel dettaglio ma questa è la scena a cui diversi dei presenti hanno assistito”, racconta Mura. Io personalmente ho parlato sia con il ragazzo che con il serramannese sequestratore di bandiere. Questa in foto la bandiera della discordia, poi restituita al legittimo proprietario, un ragazzo venuto da Cortoghiana per ascoltare canzoni folk e canzoni partigiane, reo di aver sventolato una bandiera, forse spinto dalla rievocazione sul palco di quel buon sardo che fu Berlinguer”. In una festa religiosa. Scena degna della penna del miglior Giovannino Guareschi.