Il 5 settembre saranno presenti l’assessore e Dg ATS alla conferenza Socio Sanitaria Ogliastra per dare risposte alle criticità della sanità in Ogliastra. “Saranno solo risposte o fatti concreti?” si chiede l’associazione ‘Giù le mani dall’Ogliastra’ che ha inviato una lettera che elenca le perplessità e le criticità per le quali il gruppo chiede “una soluzione rapida e definitiva”.
“Servono fatti ed anche parole – scrivono in una nota – in competenze, in programmi che affrontino con soluzioni veloci le problematiche del territorio e dell’Ogliastra in particolare: sanità, trasporti, turismo, istruzione, lavoro, ambiente. Sarebbe un bel passo in avanti per il futuro…per tutti noi e per i nostri figli”.
‘Giù le mani dall’Ogliastra’ sarà presente tra il pubblico della conferenza ad ascoltare “per vedere sino a che punto amministratori e i componenti della Giunta regionale pensino veramente al loro territorio. Questa non è una questione di sedie o di intrighi e legami politici questa è una questione fondamentale per il futuro di tutto il territorio e per questo siamo  sempre vigili e pronti per la difesa ad oltranza dei diritti degli Ogliastrini”.
I punti di rilievo secondo l’associazione sono:
  • Le patenti speciali:​ “Ambulatorio fermo ad Elini (per motivi che vanno oltre una normale mente come la nostra) e utenti costretti ad andare in quel di Nuoro”.
  • Il Medico a Ussassai​:​ “Con la situazione “tampone”, tra undici mesi sarà nuovamente senza?”
  • – “Il cardiologo sul territorio assente ormai da 6 mesi e con il concorso(forse) a metà mese senza avere la certezza che qualche cardiologo accetti l’incarico”.
  • “E la farsa politica che ruota attorno all’Emodinamica​ quando avrà fine?”
  • Pneumologia sul territorio “sparita​ con il conseguente intasamento di quella dell’ Ospedale di Lanusei”.
  • “La carenza cronica delle Guardie mediche​?”
  • I pazienti ADI ​”che si ritrovano con​ un solo medico​ per un territorio vasto come L’Ogliastra?​ -Si paventa l’ipotesi di un catering unico per tutta l’ATS, e la cucina dell’Ospedale con tutto il suo indotto sul territorio che fine farà?”