Dipendenti dell’Aras in liquidazione, senza stipendio da giugno, costretti a lavorare e a pagarsi di tasca il gasolio per andare in campagna a fare il loro lavoro. Veterinari, agronomi, tecnici e impiegati, stanno manifestando oggi 30 agosto sotto la sede del Consiglio regionale in via Roma, a Cagliari.
Ieri, Osvaldo Ibba, segretario regionale di Confederdia, ha spiegato bene le motivazioni che hanno spinto i lavoratori ad annunciare l’ennesimo sciopero: “Lo stato di agitazione continua ed è sfociato in uno sciopero ad oltranza che vede la folta partecipazione dei dipendenti. Si è abusato del senso di responsabilità dei lavoratori che su invito dell’Assessore, per non arrecare danno all’utenza, hanno continuato per tanti mesi ad anticipare spese per raggiungere le aziende senza ricevere la retribuzione. Adesso non sono più disposti a farlo, il volontariato si fa per scelta personale, non per contratto”.
In serata sono piovute le critiche alla Giunta Pigliaru, in particolare dal Movimento 5 Stelle, che ha definito “inaccettabile” la condotta dell’Amministrazione regionale sulla vicenda Aras. “Alla Ragioneria dello Stato – hanno spiegato in una nota i parlamentari M5S Emiliano Fenu (Commissione Finanze e Tesoro al Senato) e Alberto Manca (Commissione Agricoltura e Commissione Ambiente alla Camera) – non sono infatti ancora arrivati i dati precisi, chiesti ormai un mese fa, e che gli assessorati agli Affari Generali e all’Agricoltura avevano solennemente affermato di avere già fornito. Senza quei dati però non è possibile consentire alla Ragioneria di dare un parere contabile sulla applicabilità di una legge regionale, la 3/2009, che stabilisce il passaggio all’Agenzia Laore di quasi trecento dipendenti dell’Associazione Regionale Allevatori Sardegna. A questo punto sollecitiamo la Regione a fare il suo dovere, anche se temiamo che la Giunta Pigliaru stia ostacolando la stabilizzazione dei lavoratori cercando di scaricare maldestramente la responsabilità sul Governo Conte”.
La replica della Giunta. “I parlamentari del Movimento Cinque Stelle Emiliano Fenu e Alberto Manca continuano ad alimentare inutili polemiche per lucrare consensi elettorali. Dovrebbero invece preoccuparsi di affrontare in modo serio una vertenza complessa e dare così risposte ai lavoratori dell’Aras”. Così gli assessori regionali all’Agricoltura e al Personale, Pier Luigi Caria e Filippo Spanu, replicano agli attacchi grillini sulla mancata trasmissione di dati richiesti dalla Ragioneria dello Stato per esprimere un parere tecnico sul passaggio dei lavoratori nell’Agenzia Laore. “La Regione – ribadiscono – ha trasmesso al ministero dell’Economia, con uno spirito di leale collaborazione e nell’esclusivo interesse degli stessi lavoratori, tutta la documentazione in suo possesso a partire dalla metà dello scorso mese di giugno e con le successive integrazioni a metà luglio”.
Oggi, davanti al palazzo del Consiglio regionale, tra i manifestanti c’erano anche il candidato governatore del Movimento Cinquestelle, Mario Puddu, e il deputato grillino Alberto Manca. “Non possiamo che rilevare il ritardo della Regione su una legge che da dieci anni non viene rispettata, e sugli stipendi – ha detto all’ANSA l’ex sindaco di Assemini – So che ai lavoratori viene chiesto di avere pazienza, ma i politici dovrebbero sperimentare che cosa significa stare quattro mesi senza retribuzione”.
Da tempo Manca e il senatore M5S Emiliano Fenu hanno sollevato una polemica con la Regione per il “mancato” invio di dati richiesti dalla Ragioneria dello Stato, necessari per dare un parere contabile sul passaggio dei 300 dipendenti dell’associazione all’Agenzia Laore. Secondo gli esponenti pentastellati, infatti, queste tabelle non sarebbero mai arrivata al Mef. “La difficoltà – ha ribadito oggi Manca – non è tecnica ma di natura politica, perché l’obiettivo della Giunta è cercare di dimostrare che il governo è nemico. In realtà il ministero deve solo dare un parere tecnico”. Paola Naitana, del comitato sit-in, chiede che “i documenti mancanti arrivino a Roma, e chi di dovere faccia in modo che questo accada”. Il segretario di Confederdia, Osvaldo Ibba, ha confermato che lo sciopero andrà avanti sino a quando non ci saranno risposte concrete e ha sollecitato “la nomina del commissario straordinario di Aras perché possa far tornare la situazione alla normalità, noi con quattro mensilità di arretrati non possiamo lavorare”.
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