Sfidano anche i controlli pur di portarsi via un souvenir proibito della Sardegna.

Ma spesso il furto di sabbia o conchiglie finisce male: non solo una brutta figura, ma anche l’inevitabile segnalazione. È successo anche oggi al porto di Olbia Isola Bianca. Gli agenti della Security dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, nel corso dei controlli di routine sui mezzi in imbarco, hanno fermato e segnalato al Nostromo della Capitaneria di Porto due turisti romani che avevano con loro della sabbia prelevata dalle spiagge (non era catalogata e quindi non si sa da dove sia stata prelevata). In particolare, nel corso del controllo del mezzo al seguito, in partenza per Livorno, sono state rinvenute tre bottiglie piene e tre bustine di conchiglie, per circa quattro chili. Non è un caso isolato. Quello di oggi è l’ennesimo sequestro di sabbia avvenuto nei porti, ma anche negli aeroporti, sardi al momento dell’imbarco.

Un fenomeno in costante crescita (a mezz’ora dal rinvenimento delle tre bottiglie di sabbia e dei sacchetti di conchiglie è stata fermata un’auto con a bordo delle pietre) contro il quale gli agenti della security stanno prestando massima attenzione e accuratezza nei controlli. In un’altra operazione gli uomini del Corpo Forestale di Dorgali hanno sorpreso un turista che aveva appena prelevato quattro sacchetti di sabbia dalla spiaggia di Osala, per un totale di tredici chili: contestata una sanzione di mille euro prevista per chi porta via, detiene o vende anche piccole quantità di sabbia, sassi o conchiglie.