Entra nella case e nei giardini, si affaccia dai balconi, ‘passeggia’ tra angoli suggestivi nel cuore del paese. A Santu Lussurgiu, nel Montiferru, il teatro supera il confine tra artisti e spettatori in un moderno rito dell’ospitalità diffusa. Si è chiuso con un bilancio positivo il 10/o Festival Percorsi Teatrali/ “Come un unicorno…” organizzato dal Teatro del Segno, direzione artistica di Stefano Ledda. Il borgo edificato nel cratere di un vulcano, pioniere della formula dell’albergo diffuso, per cinque giorni è diventato la scenografia naturale per pièces inedite, con attori, danzatori, musicisti e performers affacciati alle finestre, sulla soglia di casa o in un cortile, all’ombra di una pianta secolare o tra gli antichi contrafforti.
“Un esempio di teatro che abita e vive in simbiosi con la comunità – spiega Stefano Ledda – con una particolare attenzione al teatro sociale, alla didattica e alla formazione nei diversi ‘mestieri’ della scena”. Affascinante il cartellone che ha conquistato il pubblico. La poesia di “Mi e La”, inedita performance di Alessandra Leo ispirata ai riti nuziali dell’ape regina, ha fatto pendant alle riflessioni sull’uomo del “Portatore di sogni” di e con Evelina Bassu. Francesca Falchi ha affrontato invece con ironia la crisi della (pre)menopausa nelle sue “Conversazioni Atomiche da Balcone”.
E ancora: i gesti della quotidianità in un crescendo ritmico quasi ossessivo in “Camera con vista” di e con Laura Dore e Andrea Dore. Da qui alla dimensione fiabesca di “Come un unicorno…” del Teatro del Segno e infine “Schema 01” – creazione multimediale della danzatrice e coreografa Ivonne Carolina Bello Tovar. A guidare il pubblico, come un novello pifferaio magico, il musicista Giuseppe Moledda. A dare il là alla serata conclusiva sono state le “Pillole di Buonumore” della Spinal Cord Company, una sfida contro i pregiudizi a dimostrare che “sul palcoscenico la disabilità scompare”, dice la regista Marta Proietti Ozella. Applauditi anche gli spettacoli di teatro di figura: “La fantasmagorica Historia del Principe Ragno” delle Compagnie del Cocomero e “Cipollino e Mister W.” del Teatro Tages.