Le coalizioni di centrosinistra e centrodestra si contano in vista della mozione di sfiducia contro l’assessore alla Sanità Luigi Arru che sarà discussa nel pomeriggio in Consiglio regionale. Due vertici per verificare le intenzioni dei consiglieri: uno di maggioranza al quale hanno preso parte anche il governatore Francesco Pigliaru e lo stesso Arru, l’altro di minoranza poco prima della seduta.
C’è l’incognita Partito dei sardi che da tempo, pur essendo una forza della coalizione che sostiene la Giunta Pigliaru, non partecipa ai vertici con gli alleati. E anche stavolta nessuno dei consiglieri si è presentato all’incontro. Oggi, tra l’altro, si discuterà anche una mozione presentata proprio dal Pds, quella in merito alla mancata applicazione del documento di ridefinizione della rete ospedaliera. Ma la preoccupazione che serpeggia nella maggioranza riguarda la possibilità che gli esponenti del Pds possano votare a favore della mozione sul trattamento dei pazienti diabetici presentata da Marco Tedde (Forza Italia) e che prevede la rimozione di Arru.
E’ difficile, però, che si possa arrivare a questo punto, perché se la sfiducia all’assessore avesse la maggioranza dei voti, il governatore Pigliaru dovrebbe prenderne atto e trarre le dovute conseguenze. Proprio perché è improbabile che il Pds si spinga fino ad appoggiare l’opposizione, il centrodestra sembrerebbe pronto a trasformare la mozione di sfiducia in mozione di censura, un atto politico sicuramente meno forte e vincolante, che però potrebbe servire a raccogliere qualche voto anche dai banchi della maggioranza, magari facendo breccia sul Partito dei sardi. A prescindere da ciò che decideranno di fare gli esponenti Pds, dal vertice emerge che il centrosinistra avrebbe i voti per resistere alla mozione contro l’assessore alla Sanità.