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“Mi sto misurando con il testo più difficile e più affascinante”. Lo rivela Francesco Mandelli durante le prove di “Proprietà e atto” di Will Eno con uno dei più interessanti registi della scena italiana contemporanea, il ventinovenne Leonardo Lidi. La pièce debutterà in anteprima nazionale domani, venerdì 27 luglio alle 20, al Teatro Romano di Nora per il 36/o Festival La Notte dei Poeti organizzato dal Cedac.

Uno sguardo sull’esistenza come stato di esilio permanente per il debutto teatrale di Mandelli su un palcoscenico prestigioso come quello della storica kermesse, sullo sfondo dell’antica città fenicio-punica e poi romana. L’attore, icona di MTV con “I Soliti Idioti” e tra i volti più apprezzati del nuovo cinema italiano, arriva nell’Isola con l’originale monologo del drammaturgo newyorkese che racconta il nostro essere “senza dimora” nel mondo. Dopo una carriera costellata di successi che l’ha portato ad essere un simbolo della nuova satira italiana, l’attore lombardo affronta una nuova sfida portando in scena il testo ironico e folgorante di Eno, inedito in Italia e tradotto da Chiara Maria Baire con la supervisione di Elena Battista, nuova produzione di Bam Teatro e La Corte Ospitale.

“Non potrei più fare I Soliti Idioti – annuncia l’artista- o almeno non più con l’incoscienza e la serena inconsapevolezza degli inizi: la svolta è arrivata un anno fa con la nascita di mia figlia Giovanna, ho iniziato a cercare più in profondità per esplorare nuovi territori e nuovi linguaggi e sto finalmente assaporando la libertà di fare ciò che mi dà gioia creativa, senza rinunciare alla comicità”. “Mandelli farà rivivere il suo personaggio attraverso un flusso di coscienza e una sovrabbondanza di parole, in un affastellarsi di pensieri, ricordi, emozioni”, ricorda il regista Lidi. “Non c’è posto che io possa chiamare casa nel mondo come la Sardegna. Il viale di Salici che da Fertilia porta a Ittiri, il paese di mia madre, la natura sarda, sono ricordi indelebili”, conclude Mandelli.