“Mi aspetto la stessa denuncia di Codacons non solo per Andrea Mura ma anche per Verdini, Renzo Piano, Rubia, Brambilla, Caliendo, Mario Monti, Paolo Romani, Pietro Grasso, Matteo Renzi, Martina, Meloni….”. Lo ha scritto l’ex senatrice M5s Manuela Serra in un post sul suo profilo Facebook, in merito alla bufera mediatica che in questi giorni ha investito il velista e deputato pentastellato e che ha spinto il Codacons ad annunciare un esposto nei suoi confronti per il reato di peculato.
La replica del Movimento 5 stelle non si è fatta attendere da chi è rimasto vicino all’M5s anche dopo la decisione di non ricandidarsi a questa ultima tornata elettorale (forse per ambire a una candidatura da presidente della Regione Sardegna, ma per ora rimangono rumors). Manuela Serra ha quindi puntato il dito sulla Codacons: “Mi aspetto che indaghi su tutte le strutture private che vengono pagate con soldi pubblici e che non versano contributi e stipendi ai dipendenti. Mi aspetto una seria indagine su Aias Sardegna, Lazio e Puglia. Mi aspetto che Codacons non agisca solo per un soggetto, ma agisca e indaghi per ogni caso di palese peculato”.
La Serra, che ha lasciato lo spazio alla candidatura di Mura alle Politiche 2018, sembra però essere l’unica a imbastire una minima difesa per il deputato-velista, che in Sardegna alle scorse elezioni prese 60mila voti. Mura ha infatti denunciato il totale abbandono da parte dei vertici M5s in questa vicenda. “In questa tempesta mediatica violentissima il Movimento mi ha ingiustamente abbandonato in mezzo al mare” ha dichiarato il deputato.