Dalle polemiche all’armistizio in pochi giorni, ma la pace è rimandata a quando sarà possibile tracciare un bilancio. Il Comune di Alghero annuncia l’apertura di nuove aree di sosta lungo la litoranea che va dal Lido a Fertilia. In mezzo c’è la pineta di Maria Pia e la sua spiaggia, molto frequentata da algheresi e villeggianti. Nei giorni scorsi viale I maggio, che corre lungo tutto il litorale, è finito al centro dei contrasti.
“Non è una città per turisti e per operatori turistici che vogliano fare qualcosa”, avevano protestato una settimana fa i titolari degli stabilimenti balneari di Maria Pia. A mandarli su tutte le furie i cartelli di divieto di sosta sbucati dal niente lungo tutta la dorsale di Maria Pia, sul lato del Centro congressi. Riccardo Maltese, imprenditore milanese, titolare dello stabilimento balneare “Il tucano”, ha annunciato persino l’intenzione di licenziare i sette dipendenti e lasciar stare.
“Vadano in Comune – si era sfogato – non sono io che devo dargli spiegazioni”. Qualche giorno prima un piccolo principio di incendio ha rischiato di diventare ingestibile per colpa delle macchine parcheggiate male, che impedivano ai vigili del fuoco di intervenire. “Basta punire chi contravviene alle regole, così si fanno scappare i turisti”, insistono i balneari. “Volevamo far rinasce questo posto, abbiamo fatto investimenti – confessano – ma abbiamo fatto male, qui non c’è alcuna volontà di fare andare avanti le attività”.
Il loro sconforto aveva subito trovato la solidarietà delle forze politiche di centrodestra, che ad Alghero stanno all’opposizione. Alla fine la risposta dal Comune è arrivata. “Al divieto di sosta temporaneo lungo la carreggiata corrisponde l’apertura di nuove aree di sosta nei terreni vicini alla spiaggia. I due nuovi spazi si trovano nei paraggi degli stabilimenti balneari”.