Troppi rifiuti in spiaggia? La soluzione è vietare ai bagnanti di mangiare e bere sull’arenile. E di conseguenza, di sporcare.

La decisione è stata presa dal sindaco di Cuglieri (Oristano), che ha emesso un’ordinanza destinata a far discutere. Non è la prima volta che vengono disposte misure per preservare la natura negli arenili, la più recente quella del Comune di Stintino, nel nord Sardegna, per proteggere la Pelosa, una delle spiagge più belle del Mediterraneo e a rischio erosione: qui i turisti hanno l’obbligo di usare una stuoia sotto l’asciugamano, di lavarsi i piedi prima di andare via (per non disperdere la sabbia) e di non fumare in spiaggia.

A Cuglieri, invece, per “tutelare il monumento naturale di S’Archittu”, come recita l’ordinanza firmata dal sindaco Giovanni Panichi, si è deciso addirittura di vietare di portare cibo e bevande al mare, pena una multa tra i 25 e i 500 euro. “La situazione era diventata insostenibile – spiega il sindaco a La Nuova Sardegna – una battaglia impari contro gli incivili che nonostante i ripetuti appelli ad avere un comportamento rispettoso della natura, e in particolare dell’aera in cui si trova uno dei monumenti naturali più belli dell’isola, hanno continuato ad abbandonare rifiuti dappertutto, contribuendo alla creazione di un’immagine altamente degradata della borgata”. “Questi comportamenti – conclude il primo cittadino di Cuglieri – non sono accettabili e non possono essere tollerati. D’ora in poi chi sbaglia paga”.