Uno stadio da 30 mila posti per poter ospitare manifestazioni internazionali. Lo ha annunciato il presidente Tommaso Giulini dal ritiro del Cagliari a Pejo.

“Ci sarà un investimento ulteriore e un passaggio in Comune per le altezze. A quel punto saremo in grado di appaltare il progetto esecutivo”, ha spiegato il numero uno della società rossoblù. Il progetto di partenza del nuovo impianto che sorgerà sulle ceneri del vecchio Sant’Elia (il Cagliari sta giocando ora in uno stadio provvisorio, la Sardegna Arena) prevedeva circa 25mila posti. Ma evidentemente, in corso d’opera, la società si è resa conto che uno stadio più ampio può aprire nuovi scenari, preclusi in caso di capienza ridotta. Il progetto è affidato alla Sportium, società che coinvolge Progetto Cmr, iDeas, B&LReal Estate e Manica Architecture, dello statunitense David Manica, archistar che ha messo la sua firma su stadi e arene in tutto il mondo. Tra i suoi lavori anche il nuovo Camp Nou di Barcellona. Tempi di consegna? Il sogno era quello del 2020, 100esimo anniversario del Cagliari calcio e 50esimo della conquista dello scudetto, ma i tempi potrebbero essere più lunghi. Non solo stadio. Giulini è attento anche a quello che sta succedendo in ritiro. “Maran sta lavorando bene e creando le premesse per fare un buon lavoro durante il corso dell’anno – ha sottolineato il presidente – segue bene tutti i dettagli e non lascia indietro nessuno”. Obiettivo salvezza.

“Il primo traguardo è quello – ha ammesso Giulini – dobbiamo limare i passaggi a vuoto del passato. La salvezza dell’anno scorso è arrivata grazie al grande senso di appartenenza che nessuno può vantare in Italia. Una parola chiave è perseveranza”. Il presidente si è poi detto soddisfatto della campagna acquisti: “Cerri è uno dei migliori attaccanti in prospettiva e ci può dare una mano – ha detto – Lo conoscevamo già, ma in questi anni è cresciuto”. È ancora: “Castro era il giocatore più importante del Chievo – ha proseguito – e sta facendo già vedere che cosa sa fare. Srna per quindici anni è stato capitano della sua nazionale e ha scambiato il gagliardetto con i dieci giocatori più importanti del mondo”. Ora due amichevoli in Turchia, poi l’Atletico Madrid a Cagliari. “Poter far vedere la squadra di Simeone è un bel successo – ha commentato – Un test che ci sarà di grande aiuto per il campionato”.