“Il metano in Sardegna e’ indispensabile, non si puo’ tornare indietro”. Questo il messaggio “bipartsan” lanciato stamane dal convegno organizzato a Cagliari dalla Cisl, incentrato sui problemi legati all’insularita’. Quasi tutti gli ospiti che sono intervenuti all’appuntamento del sindacato, di diversi schieramenti politici, hanno rimarcato la necessita’ di portare avanti il processo di metanizzazione in Sardegna, voluto dall’esecutivo regionale, non nascondendo il timore che questo percorso possa subire rallentamenti o naufragare una volta conclusa l’attuale legislatura nel 2019. “Pericolo numero uno”, pur mai nominandoli, gli esponenti del M5s che hanno manifestato nelle ultime settimane perplessita’ sulla scelta del gas come principale investimento nella transizione verso un futuro di energie rinnovabili (sull’argomento si sono espressi in particolare il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, e il coordinatore regionale, Mario Puddu).
“Siamo l’unica Regione italiana priva di energia a basso costo, con grave penalizzazione ai danni di cittadini e imprese- sottolinea il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau-. Si e’ calcolato che sostituendo con il metano una quota pari al 20% delle vendite finali dei derivati del petrolio, si otterrebbe un risparmio complessivo di 432 milioni di euro all’anno, oltre a un evidente miglioramento per le emissioni climalteranti”.
Prosegue l’esponente dem: “Credo che questo sia un tema importante, anche perche’ il nuovo governo sta mettendo in discussione il piano di metanizzazione della Sardegna: tutti i piani devono essere sottoposti giustamente a un’attenta analisi dei costi e benefici, ma sono altrettanto convinto che la Sardegna abbia necessita’ del metano, indispensabile nella fase di transizione. È una scelta che va sostenuta con forza, non piu’ rinviabile”.
Sottolinea il vice presidente della Regione, Raffaele Paci: “Abbiamo avuto il buon senso in passato di prendere atto che il Galsi era morto (il progetto di gasdotto che avrebbe dovuto collegare l’Algeria e la Toscana, passando per la Sardegna, ndr). Ma abbiamo continuato a ribadire che non e’ possibile che la nostra isola sia l’unica Regione senza metano e senza prospettive di averlo. Con enorme fatica di studio e analisi abbiamo portato avanti il processo di metanizzazione, nel Patto per la Sardegna c’e’ il riconoscimento che anche il nostro pezzo di rete entrera’ a far parte del network nazionale: vuol dire che avremo lo stesso prezzo che hanno nel resto d’Italia, al di la’ di qualunque oscillazione del mercato”.
Continua Paci, riferendosi alle parole di Puddu durante l’assemblea di Confindustria Sardegna di venerdi’ scorso: “Sentire che c’e’ qualcuno che mette in dubbio questo enorme successo di tutti i sardi, senza colori politici, e’ allucinante. Una presa di posizione basata sulla pura ideologia. Tutti sono per le energie rinnovabili, ma che risposta diamo ora ai cittadini e imprese? Come portiamo avanti la transizione verso quel mondo ideale ‘carbon free’ cui tutti vogliamo arrivare? È bene che i sardi si ricordino delle posizioni che in questi giorni si stanno tenendo su questo tema”.
Chiude il neo deputato di Forza Italia Pietro Pittalis, sempre in riferimento a Puddu: “Mi dispiace che parta proprio da un sardo l’idea che sul metano occorra cancellare quello che finora e’ stato fatto, senza poi capire bene quale modello alternativo scegliere”.
Fonte: agenzia Dire