Momenti di paura durante la notte a Selargius, alle porte di Cagliari, per un vasto incendio scoppiato in un campo rom. Due abitazioni sono state distrutte dalle fiamme e situazione di pericolo per tutto il piccolo villaggio a ridosso della strada Statale 387, anche per la presenza nelle strutture di bombole del gas.
L’incendio, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe divampato poco dopo la mezzanotte per cause ancora da chiarire, probabilmente accidentali. Secondo quanto si apprende non ci sarebbero persone ferite o intossicate dal fumo sprigionato dal rogo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con diverse squadre: per loro un lavoro intenso durato qualche ora. Una relazione su quanto accaduto è stata già preparata e girata agli inquirenti: sul posto anche i carabinieri della compagnia di Quartu Sant’Elena (Cagliari).
C’erano anche delle bombole Gpl nella struttura del campo nomadi che ha preso fuoco a Selargius poco dopo la mezzanotte. È stato proprio l’intervento dei vigili del fuoco a scongiurare il peggio: gli uomini guidati dalla sala operativa del 115 sono riusciti a prelevare le bombole e a raffreddarle per evitare la loro possibile esplosione.
L’incendio è divampato in un deposito con masserizie, legno e plastica nel campo rom di Pitz’e Pranu, vicino alla Statale 554. I vigili del fuoco sono intervenuti con due squadre supportate da autobotti per un totale di cinque automezzi. Nessuna persona coinvolta: le cause – spiegano i vigili del fuoco – sono ancora da accertare.