“In Sardegna esiste oramai un vero e proprio caso diabete”. Lo denuncia il consigliere dei Riformatori, Michele Cossa, che punta il dito contro “la situazione d’emergenza che da anni caratterizza le politiche sanitarie che interessano questa malattia e che sono culminate con le dimissioni in massa delle tre associazioni che rappresentano i pazienti nella Consulta regionale della Diabetologia”.

Numerosi, secondo Cossa, i problemi strategici mai risolti: le liste d’attesa, l’informatizzazione e il riordino dei Servizi di diabetologia, l’ammodernamento di processi e procedure fortemente burocratizzate, la mobilità e la già scarsa capacità finanziaria delle persone, i farmaci e gli strumenti innovativi nelle disponibilità delle altre Regioni d’Italia ma non in Sardegna, l’educazione terapeutica strutturata e finanziata, l’informazione concreta e capillare per una prevenzione efficace, e la tutela del bambino diabetico a scuola”.

Non solo. “Dalla sua costituzione nel 2014, la Consulta – sottolinea Cossa – si è riunita solo cinque volte, è evidente che esiste un problema di efficienza e di efficacia di questo organismo che doveva garantire una più stretta relazione tra istituzioni e pazienti diabetici”.