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Le Segreterie Regionali di Cgil, Uil Fpl, Cisl Fp Sardegna chiedono una convocazione d’emergenza all’amministrazione e sanità sarda per definire in tutti gli aspetti, urgenti e non rinviabili, relativi alla vertenza Aias, in primo luogo per il tema stipendi, che, sottolineano i sindacati in una nota, “viene anche in questa fase messo da parte mentre le mensilità arretrate crescono”.

“Alle notizie, peraltro confermate, di ulteriori risorse che sono state liquidate in questi giorni a favore di Aias non corrispondono impegni precisi per un immediato pagamento degli stipendi arretrati sia del medio periodo che per quelli nel frattempo accumulati. Essendo confermata la notizia che l’ATS sta pagando regolarmente le fatture, ma gli stipendi non solo allineati neppure alle fatture attuali liquidate, è chiaro che c’è un’oggettiva crisi aziendale che non sembra trovare soluzioni. Anzi tutto peggiora – prosegue la nota – restando per ora solo sul merito del tema stipendi, mettendo come priorità assoluta la disperazione delle famiglie che non possono essere coinvolte ancora, si chiede un incontro urgente per definire il tema retribuzioni. Entro il 20 luglio se AIAS non paga gli stipendi, nonostante le risorse appena liquidate, come può la politica far finta di nulla? I famosi tavoli tecnici, molto partecipati, producono solo conferme che i crediti AIAS reali sono pochi e gli stipendi arretrati sono troppi. Quando si faranno tavoli tecnici per gli stipendi dei lavoratori? Quando si parlerà di famiglie disperate che non hanno speranze con questa politica lontana dalla gente? Se il Consiglio Regionale, in particolare la Commissione Sanità, si scorda ciò che ha votato sulla vertenza AIAS e ora tenta di ritardare o pasticciare le soluzioni utili ai lavoratori e alla tenuta del servizio, le nostre preoccupazioni crescono e purtroppo si aprono scenari di caos a danno dei lavoratori e dei pazienti”.

“Giovedi 19 luglio alle ore 16.00 si terrà nel capoluogo una assemblea dei lavoratori, per valutare la situazione sempre più compromessa e disperata e decidere nuove azioni di mobilitazione – e conclude – si chiede, vista la gravità della situazione e l’oggettiva sottovalutazione politica e istituzionale delle conseguenze e rischi, un’urgente convocazione del tavolo presso la Presidenza, per definire un percorso di tutela e garanzie del lavoro e dei servizio”.