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Un anno e sei mesi di reclusione. È la sentenza inflitta dal giudice monocratico di Cagliari, Giampiero Sanna, nei confronti di don Massimiliano Pusceddu, ex parroco di Vallermosa, accusato di lesioni personali, minacce e porto di pistola per aver schiaffeggiato e intimorito un suo parrocchiano, la cui moglie aveva confessato al prete presunti tradimenti dell’uomo.

Secondo l’accusa, Don Massimiliano, conosciutissimo per essere un sacerdote boxer, fondatore degli Apostoli di Maria, il 15 novembre del 2014 aveva preso a schiaffi il marito della sua parrocchiana, un imprenditore di 45 anni, che oggi è stato assolto dall’accusa di violenza privata. Tutto durante un colloquio piuttosto ruvido, sollecitato dall’allora sacerdote, che aveva deciso di intervenire, parlando apertamente con l’uomo, dopo la confessione della moglie. Oltre all’aggressione fisica, all’ex parroco sono state contestate anche le minacce: discutendo con l’imprenditore, avrebbe infatti estratto una pistola Smith & Wesson calibro 38, a tamburo, posandola su un tavolino, per rendere più ‘convincenti’ i suoi ammonimenti.

Don Massimiliano oggi era in aula e, dopo la lettura della sentenza, ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione.