L’alleanza con il Partito sardo d’azione per la Lega “è un’alleanza non solo politica ma anche culturale, che si fonda sulla comune radice del federalismo. Questa alleanza non è solo un passaggio politico per le ultime elezioni, ma la costruzione di un percorso che ci vedrà ancora insieme”.
E’ uno dei passaggi dell’intervista alla ministra degli Affari regionali, Erika Stefani, al quotidiano La Nuova Sardegna. “L’accordo di Salvini con il segretario sardista Solinas – prosegue l’esponente della Lega – ha dato buoni frutti e siamo convinti che porterà a breve risultati utili per la Sardegna”.
Sull’autonomia dell’isola (proprio quest’anno ricorrono i 70 anni dello Statuto sardo) e la volontà della Sardegna di inserire il principio di insularità nella Costituzione, la ministra ha detto: “Lo Statuto speciale già riconosce una specificità alla Sardegna. Ritengo sia più rapido sfruttare e capitalizzare le opportunità di questa forma statutaria garantite dalla Costituzione piuttosto che un lungo e difficile percorso. Solinas ha già presentato un progetto di legge per la modifica dello Statuto a cui ne seguiranno altri per aumentare gli spazi di autonomia della regione”.
“La Sardegna – ha proseguito Stefani – considerato il potenziale, ha inspiegabilmente delle difficoltà finanziarie che penso provengano da gestioni sbagliate del passato. E’ una regione con un patrimonio naturalistico inestimabile e abitata da gente molto concreta. Purtroppo credo che l’unica spiegazione possibile sia che ha subito cattive scelte politiche”.
Infine, sulla zona franca, la ministra ha osservato: “La contrattazione sulla zona franca deve essere svolta a livello comunitario. La Sardegna merita strumenti e misure in grado di rimuovere la condizione di svantaggio strutturale derivante dall’insularità, penso all’energia e ai trasporti. Per altre isole d’Europa la zona franca è stata una delle soluzioni, non ho quindi alcuna preclusione in merito”.