Due mamme per un bambino. La madre biologica, una donna senegalese, e la madre adottiva, sarda. Lo ha stabilito la Corte d’appello di Cagliari che – come riporta oggi il quotidiano L’Unione Sarda – ha dichiarato l’adozione di un bambino senegalese di 11 anni senza però toglierlo alla vera madre.
Le due donne non formano una coppia, sono amiche e il bambino è cresciuto con entrambe. “Una la chiamo mamy, l’altra la chiama mamma”, le parole del’11/enne riportate dal quotidiano sardo. Il bambino nasce nel 2007 in un ospedale della provincia di Cagliari. La donna senegalese, in crisi per vicissitudini familiari ed economiche, chiede aiuto ad un’amica sarda che si dice disponibile ad aiutarla, ospitando lei e il piccolo. La donna cagliaritana cresce il bambino come se fosse suo ma senza sostituirsi alla madre biologica che nel frattempo è costretta a tornare spesso in Senegal, dove ha altri figli.
Così è la donna sarda ad occuparsi prevalentemente del bambino, di concerto con l’amica senegalese, sino a chiederne, nel marzo del 2016, l’adozione. Il Tribunale dei minori di Cagliari sente il bambino, che sostiene di aver due mamme, ma nel febbraio 2017 respinge la domanda. In appello, però, cambia tutto. Accogliendo le motivazioni degli avvocati, tre giudici donna della Corte stabiliscono che “l’adeguatezza della madre biologica sia strettamente connessa all’aiuto datole dalla madre adottiva, per lei come una sorella”. La mamma africana “punto di riferimento affettivo fondamentale” da sola non poteva crescere il figlio. Per la decisione della Corte d’appello è stata fondamentale anche la relazione dei servizi sociali del Comune in cui risiedono le due donne.