“Io se non faccio questa puntura mi blocco”. Sono le parole di Bruno, affetto da artrite reumatoide, una malattia infiammatoria che causa gonfiore, rigidità e che può procurare la perdita di funzionalità delle articolazioni. Bruno ha bisogno, per combattere il dolore, di un’iniezione quotidiana di un farmaco convenzionato con l’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari. Ma questa mattina il medicinale non era disponibile tra gli scaffali della farmacia a cui Bruno fa riferimento.
La storia. Bruno ha da sempre una passione: giocare a calcio. “Capitò che, ormai due anni fa, subii alcune operazioni per un grosso gonfiore alle gambe che nessuno sapeva spiegarsi. Poi, dopo diverse visite i medici puntarono il dito sull’artrite reumatoide. Da allora, dopo diversi tentativi con farmaci che mi davano odiosi effetti collaterali, sono riuscito a trovare una cura”.
Ma oggi, finita la scorta delle punture, Bruno si è recato come sempre alla farmacia del Policlinico universitario e non ha trovato il farmaco. “Mi sono sentito dire che la Regione Sardegna aveva concluso la convenzione con la casa farmaceutica che lo produceva. Ho chiesto delucidazioni al mio medico di Reumatologia e mi sono sentito rispondere che per ora non c’è la possibilità di prescrivere un altro medicinale, visto che ancora non è stato deciso quello nuovo”.
Non solo Bruno. Altri come lui oggi non sono riusciti a trovare il ‘prezioso’ medicinale. “Penso a chi ha fatto un lungo viaggio per poi tornare a casa a mani vuote e con la preoccupazione di rimanere letteralmente bloccato a casa. Tutti noi vogliamo risposte perché il tempo stringe”. Bruno ricorda la volta che non prese il farmaco a causa di una banale influenza. “Ho avuto diversi scompensi fisici, uno su tutti il blocco totale di un braccio. Non posso guidare, camminare, vivere la mia vita senza quel farmaco”.
Un cambio di medicinale inoltre potrebbe rigettare Bruno nell’incubo degli effetti collaterali. “Non intendo combattere nuovamente con pressione bassa e problemi al fegato. La mia speranza è quella di avere una risposta celere e concreta da chi ha competenza nel decidere” conclude Bruno.