“Dopo 23 anni di attesa per una necessaria e quanto mai opportuna revisione della disciplina in materia di reclutamento, di stato giuridico e di progressione in carriera, lo scorso anno è stato emanato il D. Lgs. 95/2017 di revisione dei ruoli del personale delle Forze di Polizia (c.d. Riordino delle Carriere). Tale provvedimento, nel porre in essere la revisione dei vari ordinamenti delle Amministrazioni del Comparto Sicurezza e Difesa, ha come obiettivo di modernizzare l’assetto ordinamentale e valorizzare le professionalità e il merito del personale, in un meccanismo virtuoso volto anche ad accrescere le necessarie spinte motivazionali dello stesso in relazione all’espletamento dei delicati compiti istituzionali affidati agli appartenenti alla Polizia di Stato”. Lo afferma Daniele Bracco, segretario provinciale di Cagliari del Coisp, il Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia, che domani 4 luglio lancerà un accorato appello al Signor Ministro dell’Interno Matteo Salvini e al Signor Capo della Polizia Franco Gabrielli affinché si impegnino per il riconoscimento della dignità e professionalità dei Poliziotti. L’appuntamento è alle 9 di fronte alla Questura, in via Amat a Cagliari, dove il sindacato terrà un sit in fino alle 13.
“Se alcuni dei citati obiettivi possono anche essere stati raggiunti o comunque lo saranno, molti altri necessitano di un adeguato aggiustamento –prosegue Bracco – per poter essere garantiti e la stessa Legge che aveva dato il via al Riordino delle Carriere aveva previsto la possibilità di emanare dei correttivi entro dodici mesi dall’entrata in vigore del ridetto Decreto e tale termine scade il 7 luglio p.v. Il modo per rimediare quindi c’è ma il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nel corso di una riunione tenutasi lo scorso 28 giugno, ci ha portato a prendere atto che i correttivi immaginati nel complesso scenario del Comparto Sicurezza e Difesa, che sempre più si sta via via trasformando in una gabbia all’interno della quale si vogliono costringere Amministrazioni che poco hanno in comune per status giuridico, ordinamenti, regolamenti e modelli organizzativi, non consentirà affatto di eliminare le tante sperequazioni, incongruenze e illogicità, nonché, per ciò che concerne la disciplina in materia di progressione in carriera, il mancato riconoscimento del merito e della professionalità del personale della Polizia di Stato”.
“Da ciò la nostra ferma negazione di condividere quello che costituirebbe un provvedimento che non recepisce le legittime richieste delle donne e degli uomini della Polizia di Stato – spiega Bracco – , la nostra denuncia con la quale si stanno affrontando le questioni legate alla Sicurezza e ai diritti dei Poliziotti. ed il nostro accorato appello al Ministro Matteo Salvini ed al Capo della Polizia Franco Gabrielli affinché si adoperino sempre più a favore dei diritti dei Poliziotti. Quella spinta motivazionale che il Riordino delle Carriere dei Poliziotti avrebbe dovuto dare ai predetti, sta peraltro pericolosamente volgendo verso il basso anche a causa della lentezza con cui si stanno realizzando le macchinose fasi concorsuali. Nell’interesse dei Poliziotti, noi non possiamo accettare tutto questo”.