“Il paese è sconvolto, non riusciamo a capire il perché di questo terribile episodio”. Sono le parole di Andrea Pisanu, sindaco di Giba, dopo il tentato omicidio del consigliere comunale Nicola Atzori, avvenuto durante la notte a Santadì. L’uomo, occupato come operaio in una ditta per la lavorazione della plastica riciclata, è stato colpito con due fucilate alla testa ed è attualmente ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Brotzu di Cagliari.
E’ in coma, i medici mantengono riservata la prognosi. I carabinieri in queste ore stanno sentendo amici, parenti e conoscenti del consigliere comunale con l’obiettivo di ricostruire la vicenda, e soprattutto scoprire la matrice. Gli investigatori al momento tendono ad escludere un collegamento con l’attività politico-amministrativa di Atzori, e anche il sindaco è di questa opinione.
“E’ una persona ben voluta da tutti, ultimamente aveva mollato la presa dal punto di vista politico – racconta il primo cittadino – concentrandosi sul suo lavoro, come operaio, e nei suoi terreni, e dedicandosi alla sua famiglia”. Il sindaco è molto legato al consigliere.
“Sua nonna è la sorella di mio padre – spiega – io ho battezzato sua figlia. Proprio ieri ci siamo sentiti al telefono: era tranquillo, non mi ha segnalato alcun problema particolare. Non riesco proprio a capire il perché di quanto è accaduto”. Il primo cittadino ha già incontrato il padre del ferito, ma non è ancora andato in ospedale: “Sto cercando di stare vicino alla famiglia qui, per vedere se hanno bisogno di qualche cosa – dice – Da questa mattina tutta la cittadinanza chiama per sapere come sta Nicola. Siamo tutti molto sconvolti”.
Tentato omicidio nel Sulcis, vittima un consigliere comunale di Giba