Ha chiesto di essere processato con rito abbreviato Nabil Benamir, il marocchino arrestato a dicembre con l’accusa di terrorismo, dopo che si era scoperto che era pronto a immolarsi. Il sostituto procuratore Federico Manotti, che coordina le indagini della Digos, aveva chiesto il giudizio immediato con processo da celebrare in corte d’assise. Con il rito alternativo, invece, il marocchino verrà processato dal giudice monocratico e potrà ottenere, in caso di condanna, uno sconto di pena.
L’uomo è detenuto nel carcere di massima sicurezza di Sassari dove, secondo gli investigatori, sta continuando nella sua linea di adesione alla jihad. Il marocchino, che viveva a Genova in una casa popolare occupata abusivamente, era stato fermato ad agosto per maltrattamenti nei confronti della compagna. Il suo nome pero’ era inserito nella black list dei foreign fighters, ed era segnalato come importante esponente dell’Isis.
La Digos di Genova aveva trovato nelle memorie del telefono le istruzioni per costruire ordigni con vecchi cellulari e per fare stragi con tir e auto rubate. In alcune conversazioni aveva detto di avere ricevuto la ‘chiamata del Chiamante’, elemento che ha fatto ritenere agli investigatori che stesse aspettando istruzioni per colpire in Italia.