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“Il segreto è cambiare e innovare quando stai andando molto bene”. Franco Mulas, area manager di Marriot Costa Smeralda – la società che per conto di Qatar Holding gestisce gli hotel Cala di Volpe, Cervo, Romazzino e Pitrizza, ossia le principali strutture alberghiere di una delle mete più ambite dai luxury tourist mondiali – lo ripete come un mantra. Le sue parole, alla luce di quanto va in scena in questi giorni nella Mecca dell’eccellenza turistica sarda, hanno più senso.

La Costa Smeralda si rinnova e sceglie una nuova identità, ma lo fa sapendo bene chi sono i suoi nuovi ambasciatori e, soprattutto, il suo nuovo target. “The New Costa Smeralda Experience”, il contenitore di eventi che lo scorso week end ha ufficialmente sancito il nuovo corso di Porto Cervo e dintorni, già nel payoff è una dichiarazione di intenti molto precisa. Il turismo mondiale diventa esperienziale? Coinvolge i sensi, tutti, e trasforma un soggiorno in un’esperienza emozionante, attiva, dinamica? La Costa Smeralda affida la “svolta esperienziale” a partner celebri, a griffe eccellenti. Chef prestigiosi ridefiniscono la mappa del gusto dalle parti della piazzetta del Principe, un marchio come Clarins importa in Sardegna il super-esclusivo brand delle sue Spa “My blend”, mentre architetti di fama internazionale e di straordinarie prospettive ridisegnano la scenografia di hotel, ristoranti, spazi pubblici e attività commerciali: si va dalle nuovissime suite del Cala di Volpe al ristorante Novikov, dal Beach Club al Quattro passi al pescatore, senza trascurare l’imminente apertura del nuovo Waterfront. Ma la Costa Smeralda vuole esser simbolo di Sardegna, perciò non intende rinunciare alla propria identità e al richiamo, anche visivo, con le proprie radici. Fare tutto questo mentre le cose vanno bene significa avere coraggio e visione. Ma significa anche sapere alcune cose che fanno la differenza. Come ad esempio che il mercato del lusso cresce, che nel 2017 ha toccato 915miliardi di euro, con una crescita del 6% rispetto all’anno prima e arriverà a 1miliardo e 300milioni nel 2024.

A trainarne la crescita, con un peso specifico destinato sempre ad aumentare, sono i “millennials”. I giovani, come si diceva un tempo. In Costa Smeralda sono pronti ad accogliere “megacitiers”, giovani e under 35 che vivono in grandi città e hanno un altissimo tenore di vita, “rich upstarters”, giovani abbienti che approcciano il lusso per la prima volta, e “fashionisti”, che ispirano gli altri attraverso Instagram o altri veicoli virtuali: sono i consumatori a più alto potenziale e i messaggeri di un modo nuovo di essere Costa Smeralda. Blogger, influencer, instagramers. Giovani, giovanissimi. Ricchi, curiosi e amanti del lusso. Sono loro i cantori e i fruitori della “New Costa Smeralda Experience”.