Fa discutere la nomina del direttore generale di Forestas, Antonio Casula a comandante del Corpo Forestale. Secondo il parlamentare del Movimento Cinquestelle, Alberto Manca, si tratta dell'”ennesima umiliazione che la vecchia politica intrisa di clientelismo e logiche spartitorie ha voluto infliggere ad un Corpo già pieno di problemi, ma anche a tutti i cittadini sardi”.
Manca, infatti, sottolinea che “Casula è noto alle cronache per un decreto penale di condanna emesso a suo carico nel 2016 in relazione all’inchiesta sull’inopportuna e comunque illecito taglio di lecceto nella foresta millenaria di Marganai (tra Domusnovas, Iglesias e Fluminimaggiore). Non si può comprendere come il progettista di un simile intervento, sanzionato penalmente in quanto eseguito senza le necessarie autorizzazioni, possa essere ragionevolmente ritenuto il soggetto più idoneo a dirigere l’ente regionale preposto alla tutela dei boschi e dell’ambiente in generale.
Così come non si comprende il perché della sua nomina, risalente al 2015, a direttore generale dell’Agenzia Forestas – aggiunge – nonostante nella sua precedente attività di Commissario straordinario del comune di Seneghe fosse stato colpito da un rinvio a giudizio, tuttora pendente sebbene in odore di prescrizione”. “La Giunta regionale – conclude Manca – ci spieghi per quale motivo non ha tenuto in considerazione questi elementi che il buon senso avrebbe dovuto far prevalere, inducendola ad effettuare un’altra designazione”.