Danielle Guenther Photography

Scuola finita, ma genitori stressati per le vacanze dei loro figli: in Sardegna quasi un quarto dei genitori si è mosso in anticipo di sei mesi per organizzare il tempo libero di bambini e ragazzini. Ma il 69% di loro è convinto che il piano programmato non sia all’altezza delle aspettative. Colpa soprattutto delle bacheche social degli altri con immagini e racconti di vacanze perfette. Addirittura c’è un 20% di genitori sardi che dichiara di caricare solo le foto migliori e non quelle che rappresentano l’effettiva vita quotidiana.

Lo dice una ricerca di Groupon. Alle pressioni causate dal web, si aggiungono poi i sensi di colpa dovuti dal poco tempo che i genitori hanno a disposizione per stare con i propri figli (51%), quelli causati dal tempo che i bambini passano al chiuso (35%) o davanti alla TV (29%), e quelli causati dalla mancanza di attività (22%). A parziale copertura del primo senso di colpa, il 42% dei genitori sardi ha “marcato visita” a lavoro per avere più tempo per i bambini. Ha cioè ammesso di aver fatto finta di essere ammalato. Nel tentativo di alleviare questi sensi di colpa, più di 7 genitori sardi su 10 affermano di sopperire alle loro mancanze con regali per i figli.

In particolare, le mamme sono più spendaccione rispetto ai papà quando si tratta di sensi di colpa da attenuare. In media, i genitori sardi spendono circa 121 euro a settimana per ogni bambino, posizionandosi sotto la media nazionale pari a circa 187 euro a settimana per ogni bambino. Principalmente, queste spese sono destinate a gite giornaliere in parchi tematici o cinema (38%), cene a base di pizza e hamburger (32%), vestiti nuovi a pari merito con nuove tecnologie come Ipad o videogiochi (26%), nuovi giocattoli (19%).