“E’ notizia di questi giorni che l’appalto per la manutenzione del Parco Eolico di Portoscuso di proprietà della ‘Enel Green Power’, attualmente in forza all’azienda ‘Ingeteam S.R.L.’, nel quale da svariati anni sono occupati 6 lavoratori del territorio, è stato assegnato a una nuova società di nome ‘Siemens Gamesa’. Le indiscrezioni sull’appalto, sul suo (presunto e da verificare) valore economico, sul nuovo metodo di lavoro che la nuova società intenderebbe applicare nell’espletamento delle manuntenzioni, costituiscono un forte elemento di preoccupazione per la nostra organizzazione sindacale, in particolare per il futuro delle maestranze attualmente occupate in esso”, lo comunica in una nota la segreteria territoriale del Sulcis Iglesiente del sindacato Fsm-Cisl.
“Infatti, se fossero confermate le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni, il numero di lavoratori che la nuova azienda intenderebbe assumere per il proseguo delle lavorazioni, potrebbe essere notevolmente inferiore a quello attualmente occupato nel cantiere: un’ipotesi assolutamente da scongiurare per quanto ci riguarda – e prosegue il comunicato – sia perché insostenibile dal punto di vista del mantenimento degli standard qualitativi in merito alle lavorazioni di manutenzione; sia perché è impensabile anche solo immaginare di sostituire i lavoratori locali con altri provenienti da altri territori, regioni o nazioni; ma soprattutto per via del patto col territorio sancito quando la società proprietaria degli impianti ottenne il benestare degli enti locali e delle organizzazioni sociali per l’installazione del Parco Eolico”.
“Un Parco, è bene ricordare, composto da 39 aerogeneratori che ha un importante impatto ambientale e paesaggistico, che non ha portato evidenti vantaggi al territorio in termini di diminuzione della bolletta energetica o di tariffe agevolate per gli stabilimenti industriali che hanno chiuso nel Sulcis proprio a causa del caro-energia, ma che rappresenta per i proprietari una straordinaria fonte di guadagno – e continua – a proposito delle argomentazioni sopracitate, appare quantomeno il minimo sindacale che alla presenza del Parco Eolico nel territorio, corrisponda anche un sufficiente tornaconto in termini occupazionali. Livelli occupazionali, peraltro, quelli dei 6 dipendenti legati alla manuntenzione, di per se già ridottisimi e risibili se paragonati all’imponenza e all’importanza della struttura produttiva”.
“A tal proposito, fatte salve le interlocuzioni già in essere o in fase di avvio con tutti i soggetti imprenditoriali e istituzionali coinvolti nella vicenda, facciamo appello al buon senso e al rispetto delle prerogative dei lavoratori e più in generale del Sulcis Iglesiente – conclude – ribadendo che saremo in campo in tutti i modi possibili allo scopo di tutelare i lavoratori in oggetto e per scongiurare l’ennesima perdita di posti di lavoro in un territorio che non può più permettersi altri disoccupati”.