“Per Ottana servono interventi ad hoc, non emendamenti improvvisati. Dovremo adoperare misure rapide, all’interno di una nuova politica economica e industriale. Nei tavoli di crisi ci saremo, ma con una proposta organica e con coperture più adeguate”.
Lo ha affermato stamattina nell’aula di Montecitorio il deputato del Movimento Cinquestelle Pino Cabras, intervenuto per motivare il suo no agli emendamenti presentati dai deputati di Forza Italia Pittalis e Cappellacci che prevedevano di estendere all’area di Ottana le misure del decreto legge approvato lo scorso anno dal Governo Gentiloni per l’area di Portovesme, e di girare alla Regione Sardegna le risorse del Fondo Sociale da destinare allo strumento della mobilità in deroga. Gli emendamenti poi sono stati respinti dall’aula.
“Uno dei più grandi fallimenti delle classi dirigenti della Sardegna e della Repubblica italiana, ossia l’industrializzazione di Ottana, non può essere risolto con un decreto del governo Gentiloni dedicato a un altro argomento” ha affermato Cabras. “Gli emendamenti presentati dai colleghi deputati di Forza Italia Pittalis e Cappellacci hanno implicazioni che vanno oltre la portata della conversione del decreto-legge n. 44 del 9 maggio 2018. A una misura tampone che riguarda i lavoratori del polo dell’alluminio del Sulcis Iglesiente i colleghi connettono misure che vorrebbero andare in direzione di una risoluzione di un problema di politica economica delle zone interne dell’isola, ossia l’area di Ottana e della Sardegna centrale”.
“Noi Cinquestelle siamo stati presenti a Ottana a tutti gli incontri sul tema dell’amianto sul territorio, ma non abbiamo visto esponenti di altre forze” ha proseguito il deputato Cinquestelle. “So da cosa nasce l’intento dei colleghi, ma rischia di essere solo una strumentalizzazione raffazzonata di un problema che richiede impegno e costanza nell’azione legislativa”.