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Sindacati ancora divisi sul futuro di Forestas e in particolare sul contratto dei seimila lavoratori dipendenti dell’Agenzia.

Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno sottoscritto col Coran, Comitato per la rappresentanza negoziale della Regione, l’accordo per l’applicazione degli incrementi 2016-2018 sul minimo retributivo nazionale definito dal contratto collettivo. Un passaggio che non fa esultare Confederdia e Sadirs che, anzi, confermano lo sciopero di giovedì 14 e la manifestazione davanti al Consiglio regionale.

Non solo. “I lavoratori di Forestas sono a tutti gli effetti dipendenti del sistema Regione – osservano i sindacati autonomi – e come tali devono avere lo stesso contratto di lavoro regionale”. Nel frattempo tra i temi in discussione c’è anche quello relativo ai 1.300 precari stagionali. Il presidente della Commissione Bilancio in Consiglio regionale, Franco Sabatini (Pd), ha presentato una mozione sollecitando la Giunta a trovare nella legge finanziaria 2019 le risorse per la vertenza.

“L’accordo – spiega Bruno Olivieri, segretario regionale della Fai Cisl – è stato raggiunto soprattutto grazie alla mobilitazione dei lavoratori del 10 maggio scorso. Prevede un aumento del 2,7% più il consolidamento dell’indennità di vacanza contrattuale, con un incremento complessivo del 4,2% al pari degli aumenti previsti nel comparto regione. Verranno corrisposti gli arretrati da gennaio 2016, nonché dell’indennità di vacanza contrattuale a partire dal 2010 – conclude – Nel complesso siamo molto soddisfatti, adesso avanti tutta con il rinnovo dell’integrativo regionale”.

“Adesso abbiamo un buon motivo in più per proseguire con lo sciopero – spiega Gianluca Cinus di Confederdia – Finalmente è arrivato l’atteso, trionfale, illusorio comunicato nel quale i sindacati di professione dell’Agro-industria ci annunciano l’ottimo risultato: si riferivano forse agli adeguamenti salariali obbligatori per tutti i dipendenti pubblici. Dopo sette mesi di nulla cosmico, abbiamo finalmente ottenuto il minimo possibile. Ottimo per la Regione che sulle nostre retribuzioni riuscirà a risparmiare quasi il 65% rispetto agli aumenti toccati ai colleghi “regionali di serie A”.