“Mappare i fattori di attrazione di cui la Sardegna dispone tutto l’anno, dall’archeologia alle tradizioni agropastorali, dall’enogastronomia all’artigianato, dalle usanze all’arte e alla cultura, per trasformarli in prodotti adatti a nuovi flussi turistici destagionalizzati”.
Così l’amministratore delegato di PortaleSardegna, Massimiliano Cossu, spiega “Sardinia Tourism Pil Distributor”, il progetto presentato oggi dalla sua società a operatori, rappresentanti della filiera turistica, amministratori locali e all’assessora del Turismo, Barbara Argiolas. Il varo ufficiale è stato ospitato dall’aeroporto di Olbia.
PortaleSardegna è un tour operator quotato in borsa e specializzato nella destinazione Sardegna, conta 50 dipendenti, opera sul web con siti di proprietà che gestiscono 150mila presenze all’anno, un database di 300mila utenti e 3 milioni di visitatori online.
“Il nuovo progetto parte dalla considerazione che il turismo in Sardegna può crescere solo allungando e spalmando nei mesi la sua presenza nel mercato turistico attraverso la creazione di nuovi prodotti basati sulle sue caratteristiche più peculiari”, spiega Cossu. Il primo step, da qui alla fine dell’anno, “consisterà nel tentativo di alimentare questi nuovi turismi attraverso i flussi già esistenti”, annuncia l’ad di PortaleSardegna.
Il secondo step, invece, è programmato da gennaio del 2019.
“L’obiettivo è di creare nuovi mercati, completamente autonomi e slegati da quello balneare – prosegue – investendo in particolare sulla distribuzione delle presenze straniere, che già oggi è più diluita tra l’alta stagione e i mesi spalla”.