Artì è un’idea espositiva nata per fare delle vetrine di Via Alghero un punto di riferimento espositivo didattico e dialettico per la produzione laboratoriale d’indirizzo degli studenti del Foiso Fois.

Le vetrine di Via Alghero, si sono animate a cominciare dal Natale 2017 con una progettazione artistica ispirata dai maestri isolani d’arte del novecento. Gli studenti del Fois hanno realizzato a partire dal Natale scorso oggetti progressivamente esposti su temi vari.

A Carnevale si è celebrata la tradizione delle maschere sarde, si è interpretata poi la Pasqua, Sa dia de sa Sardinia, Sant’Efisio, per concludere il percorso espositivo 2017/2018 con l’estate e una indagine sul tecnostress una delle patologie trasversali alle quali si è più esposti in questo secolo.

Gli studenti hanno avuto l’opportunità formativa, attraverso l’intermediazione del loro lavoro, tramite i commercianti di Via Alghero, d’incontrare direttamente la comunità cittadina con il proprio lavoro, dicrescere e maturare attraverso la reiterazione delle diverse esposizioni.

L’evento espositivo, in patnership con la Confesercenti è stato condiviso da tutti i commercianti della zona.

Passione per il commercio e impegno sociale e culturale si sono connessi, la finalità comune è stata, rilanciare attraverso la giovane produzione artistica cittadina in formazione, un commercio sempre più in crisi per l’invasività delle grosse catene di Supermercati.

Artisti in formazione e artigiani locali all’interno dei negozi, hanno avuto la funzione d’essere degli agenti provocatori culturali, e d’incrementare gli indotti economici e culturali prodotti dalle diverse attività.

LA MOSTRA.
La mostra si propone, e si è proposta, come Focus per narrare le risposte creative degli studenti del Foiso Fois a una serie d’indagini di ricerca.

Ricerche frutto dell’interazione tra i diversi temi di lavoro proposti nelle loro differenti attività laboratoriali annuali finalizzate all’esposizione in vetrina, ricerche tradotte in prodotto espositivo finalizzato a rendere le vetrine maggiormente attrattive per i commercianti di Via Alghero.

Commercianti di Via Alghero divenuti di fatto espositori, promotori e mecenati a sostegno di una formazione artistica residente, alimentando i servizi di intrattenimento turistico e culturale a dimensione turista.

MACRO OBIETTIVO COMUNE
Sensibilizzare sull’importanza della formazione artistica residente. Ragionare sulla valorizzazione del pensiero creativo, trasversale e laterale, nei giovani come bene comune per affrontare la complessità e la mutazione del mondo del lavoro in questo secolo.

Mettere a fuoco come Arte, Artigianato e pensiero creativo siano fondamentali per una Cagliari città metropolitana che voglia evidenziare la specificità del suo percorso storico, identitario, culturale e territoriale della memoria attraverso il più globale dei linguaggi del homo sapiens dalla sua comparsa sul pianeta terra, il linguaggio dell’arte.

Attivare un processo di sensibilizzazione che faccia di Cagliari una città metropolitana con una sua industria culturale e artistica finalmente posta a sistema produttivo autonomo anche attraverso un’Accademia di Belle Arti (Cagliari è l’unica città metropolitana Italiana e Europea ancora priva di un’Accademia di Belle Arti).

CONTENUTO COMUNE
Artì ha posto (e porrà) in evidenza, come i linguaggi dell’arte plastica scultore (su pietra) e ceramica, originati nell’isola, abbiano sempre avuto un forte contenuto simbolico, sacrale e religioso; da sempre hanno avuto una loro specificità identitaria e tribale, pensate alle pintaderas, timbri ceramici per il pane rituale o per tatuaggi.

Nel IX secolo a.C. nell’isola già abbondavano bronzetti nuragici.
Molti non sanno che al British Museum di Londra c’è la “Great Sardian Collection”, 1500 pezzi (gioielli, pendenti, scarabei e vasellame) svenduti alla metà dell’Ottocento (come sempre è stato per l’arte isolana moderna) per la modica cifra di 1000 sterline.
La tecnica della fusione a cera persa era già padroneggiata dai nuragici, l’archeologo Lilliu associava i bronzetti di carattere militare alla costante resistenziale sarda nei confronti dell’invasore militare e culturale.

La domanda da porsi oggi, attraverso Artì, la patnership tra i Commercianti di Via Alghero e il Foiso Fois, è:
Oggi questa costante resistenziale sarda, in tutte le sue specificità storiche, culturali, geografiche, artistiche e linguistiche, come la si preserva dall’omologazione di un mercato privato che impone estetiche modaiole da supermercato?

Cagliari è l’unica città metropolitana priva d’Accademia di Belle Arti in Europa, ma abbonda di Supermercati e Centri Commerciali che stanno ricreando una vita culturale comune e comunitaria artificiale, fondata sull’omologazione culturale del prodotto che riduce il cittadino a consumatore.

In quest’ottica, anche nell’interesse comune dei commercianti e dei cittadini, l’Alta Formazione Artistica, per preservare la comunità e la cultura locale, facendone risorsa industriale e turistica, che ponga culturalmente Cagliari in dialogo dialettico e didattico con l’altrove, è forse l’unica risorsa e argine possibile, o non è così?

Mimmo Domenico Di Caterino