L’Osservatorio siriano per i diritti umani (Odhs), l’ong da sempre impegnata in prima linea contro il legittimo governo Assad in Siria, nei giorni scorsi ha annunciato che anche forze armate italiane sono al fianco di statunitensi e francesi nel territorio siriano.
La notizia riportata da Aska News, non è stata riportata dalle principali agenzie di stampa nazionali e internazionali e forse perché la notizia sarebbe dovuta rimanere segreta.
Ma cosa ci fa l’esercito italiano al fianco degli oppositori di Assad, da sempre alleati dei jihadisti dell’Isis?
Una domanda semplice che rivolgiamo al nuovo governo italiano appena insediato.
I Militari italiani assegnati all’operazione “Prima Parthica” sarebbero impegnati in Siria nell’offensiva della Coalizione internazionale a guida Usa che con la giustificazione della lotta contro lo Stato islamico presso al Hasakah, di fatto sono al fianco delle Forze Democratiche Siriane (SDF) composte da milizie arabe da sempre alleate di gruppi terroristi.
Contattato da askanews, il direttore dell’ong, Rami Abdul Rahman, ha confermato il contenuto di una nota diffusa oggi dalla sua organizzazione. “Ho con me fotografie con soldati regolari italiani che marciano a fianco di uomini delle Forze democratiche siriane (Sdf) nell’operazione in corso da stanotte a Sud della provincia orientale siriana al Haskah”, ha detto il direttore, precisando: “non sono autorizzato a pubblicare queste foto”.
A differenza di Usa, Gran Bretagna e Francia, l’Italia ha finora limitato l’intervento delle sue forze aeree e terrestri assegnate alla Coalizione al territorio iracheno perché, a differenza di quello di Baghdad, il governo di Damasco non ha mai né richiesto né accettato l’intervento della Coalizione sul suo territorio nazionale.